Barbara Mazzali: la consigliera di FdI che dice che la caccia va insegnata a scuola

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-02-16

Barbara Mazzali, consigliera regionale in Lombardia per Fratelli d’Italia, scrive in un post su Facebook che l’arte venatoria (cioè, la caccia) andrebbe insegnata a scuola e poi cancella tutto. Mazzali, che aveva votato no all’invito a Liliana Segre da parte del Pirellone per un discorso nel consiglio regionale  qualche tempo fa, aveva linkato un post suo …

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Barbara Mazzali, consigliera regionale in Lombardia per Fratelli d’Italia, scrive in un post su Facebook che l’arte venatoria (cioè, la caccia) andrebbe insegnata a scuola e poi cancella tutto. Mazzali, che aveva votato no all’invito a Liliana Segre da parte del Pirellone per un discorso nel consiglio regionale  qualche tempo fa, aveva linkato un post suo su Bighunter.it dove affermava: “L’arte venatoria insegnata a scuola porterebbe ad un’interdisciplinarietà delle materie, ad un collegamento tra scienze, botanica, agricoltura, chimica, geografia, cucina e perché no anche storia. Abbiamo molto da raccontare”. Mazzali si era scagliata contro la Lac, la lega per l’abolizione della caccia, che ha protestato al ministero dell’Istruzione contro la proposta Donazzan. “I vostri sono e rimarranno pregiudizi e ottuse presunzioni”, scriveva.

barbara mazzali

Ma adesso ha cancellato tutto. Intanto sulla sua pagina si dedica alle “invasioni”, sì, ma di cinghiali e nutrie:

Mi dispiace per questi cittadini che si ritrovano le nutrie in giardino, ma ancora di più mi sprona ad andare avanti con la mia battaglia!
Il problema si sta allargando e ora non è più localizzato sono nelle campagne, ma sta entrando nelle città!

In 🔵Regione Lombardia🔵 ho presentato pochi giorni fa una nuova interrogazione per fare il punto sulla situazione: quali iniziative si intendano adottare? Quanti capi sono stati prelevati nel 2019? Come si sostengono gli agricoltori danneggiati? Quali sono state le risorse impegnate nell’ultimo quinquennio?
Dobbiamo mappare gli appezzamenti danneggiati nelle aree di attivazione del piano di controllo, con l’aiuto degli agricoltori. In questo modo potremo verificare se il Piano sta dando i suoi frutti o no.

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