Antonio Tasso: un condannato (e prescritto) nelle liste del M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-02-24

Antonio Tasso, in corsa nel collegio uninominale Manfredonia-Cerignola con il MoVimento 5 Stelle, è stato condannato in primo grado – e poi durante l’appello il suo reato è andato in prescrizione (che per il M5S equivale alla condanna) per violazione della legge sul diritto d’autore, perché “con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso abusivamente …

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Antonio Tasso, in corsa nel collegio uninominale Manfredonia-Cerignola con il MoVimento 5 Stelle, è stato condannato in primo grado – e poi durante l’appello il suo reato è andato in prescrizione (che per il M5S equivale alla condanna) per violazione della legge sul diritto d’autore, perché “con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso abusivamente duplicava o riproduceva a fine di lucro, 308 cd per videogiochi e 57 cd musicali”. Lo scrive oggi Il Foglio che pubblica anche la sentenza di primo grado.

antonio tasso

Il giudice ha concesso le attenuanti generiche, e lo ha condannato alla pena di sei mesi di reclusione e 2mila euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali. La pena è stata sospesa perché Tasso non aveva precedenti penali. Successivamente, durante l’appello, il reato è andato in prescrizione ma, come recita il codice di comportamento in caso di coinvolgimento in vicende giudiziarie, “sono equiparate alla sentenza di condanna la sentenza di patteggiamento, il decreto penale di condanna divenuto irrevocabile e l’estinzione del reato per prescrizione intervenuta dopo il rinvio a giudizio“. Per l’articolo 6 del regolamento sulle parlamentarie, invece, “costituisce condotta grave ed incompatibile con la candidatura la condanna, anche solo in primo grado, per qualsiasi reato commesso con dolo fatto salvo quanto previsto dal Codice Etico”.

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Tasso stamattina aveva pubblicato su Facebook uno status in cui ribadiva che il casellario giudiziale e il certificato dei carichi pendenti, oltre al certificato ex art. 335, erano “puliti”. Possibile, vista la prescrizione del reato. A svelare la sua situazione giudiziaria, fa sapere Repubblica, è stato il rivale di collegio, Michele Bordo, che nei giorni scorsi aveva accusato apertamente Tasso di vendere cd falsi e playstation truccate.

EDIT 25 febbraio 12,40: Antonio Tasso precisa così la sua posizione:

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Leggi sull’argomento: Gli attivisti 5 Stelle di Siena chiedono la testa del responsabile della candidatura di Caiata

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