Andrea Mura espulso dal M5S

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-07-26

Il deputato velista viene cacciato con un post sul Blog delle Stelle: «Nessuna pietà per chi non segue le regole». Ma c’è anche una penale da 100mila euro da riscuotere

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Il MoVimento 5 Stelle espelle Andrea Mura, il deputato velista che era finito nelle polemiche per le sue assenze in Parlamento e per come le aveva giustificate  – “sono un deputato-testimonial, il M5S sapeva tutto” – in un’intervista rilasciata a La Nuova Sardegna. In un post pubblicato sul Blog delle Stelle, nuovo organo ufficiale del M5S, il capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera Francesco D’Uva annuncia la sanzione.

Andrea Mura espulso dal M5S

Scrive D’Uva: «Non è tollerabile l’atteggiamento del deputato Andrea Mura che con il 96,8% di assenze in parlamento ha dimostrato irresponsabilità e menefreghismo, mancando di rispetto agli italiani che hanno dato fiducia al MoVimento e a tutti i suoi colleghi che non hanno mai smesso di lavorare in Parlamento». Il titolo del post, significativamente, è “Nessuna pietà per chi non segue le regole”.

andrea mura espulso

Secondo i dati OpenParlamento – associazione che misura l’indice di produttività di deputati e senatori – citati da La Nuova Sardegna la partecipazione di Mura ai lavori di Montecitorio è bassissima. Dall’inizio della legislatura su 220 votazioni elettroniche lo skipper è risultato assente oltre il 96% delle volte. Per il resto: zero disegni di legge, zero mozioni, zero interpellanze. Nessun emendamento, ordine del giorno o interrogazioni. Su 220 votazioni Andrea Mura si è presentato in Aula appena 8 volte. Nonostante ciò, ricordava il collega di FI Ugo Cappellacci che ha portato alla luce il caso, il velista continua a riscuotere ogni mese i quasi 20mila euro tra indennità, diaria, rimborsi e tutto il resto delle competenze. Senza mettere piede alla Camera.

La difesa di Andrea Mura

Ieri Andrea Mura si era difeso in un colloquio con l’ANSA: “La notizia secondo cui avrei il 97% di assenteismo è totalmente falsa e infondata: la mia presenza fino al 19 luglio è pari al 59%, basta vedere i dati ufficiali della Camera dei Deputati. Poi non è vero che sto veleggiando perché la mia barca è ferma dal 30 settembre 2017”. E poi: “La stampa mi ha attribuito delle affermazioni false da me mai pronunciate. Ho grande rispetto per l’attività del Parlamento e delle Istituzioni e non mi sognerei mai di dire cose del genere”.

andrea mura

“In Sardegna il Movimento ha vinto una campagna elettorale durissima anche grazie al mio contributo con circa 60 mila voti”, aveva aggiunto lo skipper cagliaritano. E ancora: “Sono un uomo di sport, velista professionista, per questo mi è stato chiesto di candidarmi con il Movimento. Ho sempre detto che avrei continuato questa attività una volta eletto perché credo sia un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della tutela del mare”. Infine: “A fronte di questa tempesta mediatica violentissima il Movimento mi ha ingiustamente abbandonato in mezzo al mare. Sono un navigatore solitario degli oceani, abituato ad affrontare con pazienza le burrasche più dure. Ho chiesto un confronto con i vertici del Movimento per chiarire presto l’intera vicenda”. La Nuova Sardegna stamattina ha confermato il contenuto dell’intervista, scritta, inviata da Mura e poi confermata tramite conversazione telefonica.

Andrea Mura e la penale da 100mila euro

La parte più curiosa della vicenda è che secondo le regole del gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle depositate alla Camera Andrea Mura, in quanto espulso, dovrebbe pagare la bella somma di euro 100mila di danni: lo dice l’articolo 21 del regolamento, che aggiunge che Mura dovrebbe pagare la penale entro 10 giorni. Mura dovrebbe aver sottoscritto queste regole, così come tutti gli altri deputati, ma, così come non ha dato le dimissioni nonostante gli inviti di Di Maio (la solita buffonata), non pagherà mai questa penale.

andrea mura centomila euro

D’altro canto anche l’eurodeputato Marco Affronte, “minacciato” personalmente da Grillo tramite blog all’epocail Garante del M5S voleva 250mila euro – non ha mai pagato nulla né il M5S ha fatto qualcosa per riscuotere il presunto dovuto.

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