Alitalia torna allo Stato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-15

La scelta autarchica: saranno ancora i contribuenti ad accollarsi i costi del salvataggio, come avviene ormai da anni. Mediobanca ha calcolato che lo Stato ha già speso circa 9 miliardi per tenere in vita la compagnia di bandiera

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Alitalia torna compagnia di bandiera. La crisi del coronavirus che sta colpendo duramente tutto il settore aereo e le difficoltà a trovare compratori accelerano l’operazione che, per la verità, il governo non aveva mai escluso. Del resto, le ripetute iniezioni di capitali per tenere in volo la compagnia (si pensi solo ai due prestiti-ponte per un totale di 1,3 miliardi per evitare un fallimento certo) indicavano una strada precisa ove non si fosse affacciato un partner, ovvero il salvataggio pubblico. Un via obbligata verso la Newco pubblica al 100%. Che sarà esplicitata, scrive oggi Il Messaggero, già nel decreto emergenza Coronavirus che l’esecutivo deve varare entro stasera.

Al Mise il progetto è in stato avanzato e prevede la creazione di una Newco pubblica che dovrebbe rilevare sia la parte aviation, ovvero piloti e assistenti di volo, sia il comparto manutenzione e il personale di terra. Un’operazione da realizzare in tempi brevi e che in qualche misura solleverà dall’incarico il commissario straordinario Giuseppe Leogrande e il direttore generale Giancarlo Levi che, almeno fino ad ora, non avevano combinato molto. Anzi, praticamente nulla. Ai sindacati, preoccupati perla mancanza di un piano di rilancio, avevano prospettato solo un taglio secco degli aerei, 10 entro l’anno, che avrebbe mandato di fatto a casa o in Cig circa 1.000 dipendenti, se è vero che ogni jet dà lavoro a circa 100 persone.

Di fronte a questa prospettiva, non certamente entusiasmante e all’oggettiva tempesta che si sta abbattendo sul comparto, l’esecutivo ha deciso di cambiare rotta avocando a sé tutti i poteri e, fatto rilevante, aprendo di nuovo i cordoni della borsa. Alitalia per conti nuare a volare ha bisogno infatti di una nuova generosa iniezione per arrivare a fine anno. Risorse che serviranno non solo a estendere la cassa integrazione ma anche per sopperire al calo di fatturato legato allo stop di molti voli a causa della pandemia.

alitalia perdite
Alitalia, le perdite (Il Sole 24 Ore, 7 gennaio 2020)

Era stato proprio il ministro Stefano Patuanelli a fare questo questo scenario ben prima dell’arrivo del virus. Indicando la soluzione pubblica come ipotesi percorribile nel caso in cui non fossero arrivate offerte valide da altre compagnie estere. E con la bufera in corso è altamente improbabile, se non impossibile, che Lufthansa o gli americani di Delta possano lanciarsi in questa avventura. Meglio quindi la scelta autarchica. Saranno perciò ancora i contribuenti ad accollarsi i costi del salvataggio, come avviene ormai da anni: Mediobanca ha calcolato che lo Stato ha già speso circa 9 miliardi per tenere in vita la compagnia di bandiera.

Il traguardo del 18 marzo, quando scadranno i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse, sarà dunque solo virtuale. Mentre è concreto l’entrata in scena di una Newco pubblica per prendere in affitto l’azienda. La novità potrebbe già essere introdotta nel decreto anti-Coronavirus che sarà varato nelle prossime ore. Secondo indiscrezioni, dovrebbe essere proprio il commissario Leogrande a concedere in affitto i complessi aziendali alla società di nuova costituzione a totale partecipazione pubblica, sia pure indiretta. Per quanto riguarda le nuove risorse, si tratterebbe invece di un ulteriore prestito di 1 miliardo per dare ossigeno alle casse della compagnia, dopo che la situazione legata all’epidemia di coronavirus ha ridotto pesantemente il numero dei passeggeri, mentre le cancellazioni fanno prevedere che il trend negativo si protrarrà a lungo.

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