Alitalia, il piano di tagli di Delta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-14

Delta avrebbe chiesto a Ferrovie dello Stato di poter tagliare i voli da Napoli, Firenze e Pisa verso l’hub di Fiumicino: secondo il colosso americano dei cieli queste tratte potrebbero essere benissimo sostituite usando treni Frecciarossa

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Il piano di Delta Air Lines per Alitalia prevede tagli al personale per i primi tre anni. Poi gli investimenti dal 2023 con condizioni finanziarie migliorate. Ad anticiparlo oggi è Leonard Barbieri sul Corriere della Sera, citando tre diverse fonti della compagnia protette dall’anonimato. Il piano è stato condiviso con i vertici di Alitalia e anche con Atlantia, anche se i Benetton sono ufficialmente ancora fuori dall’operazione (ma la condivisione è già un gesto significativo sulle scelte dell’alleanza), ma non con Toto e Lotito, di recente spuntati per chiedere di partecipare al rilancio del vettore nazionale. Da Ponzano Veneto sarebbe arrivato un sostanziale via libera:

Nel piano —ancora emendabile —Delta ipotizza la dismissione dei due Airbus A330 più vecchi (hanno 19 e 20 anni) e la restituzione dell’unico Boeing 777-300 ER, velivoli utilizzati per i collegamenti intercontinentali. Gli statunitensi avrebbero proposto di mettere a terra anche i 15 Embraer E175 della divisione regional City Liner (per i voli soprattutto nazionali) e si sarebbero detti disposti a investire circa cinque miliardi di dollari dal 2023. La nuova Alitalia ripartirebbe così con 99 aeromobili (dagli attuali 117) «o al massimo 102», calcolano le fonti. […]

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Il gruppo Lotito (Il Sole 24 Ore, 13 giugno 2019)

Delta avrebbe chiesto a Ferrovie dello Stato di poter tagliare i voli da Napoli, Firenze e Pisa verso l’hub di Fiumicino: secondo il colosso americano dei cieli queste tratte potrebbero essere benissimo sostituite usando treni Frecciarossa. Ma da FS avrebbero fatto sapere che questo passaggio richiede del tempo —qualche anno — perché prima bisogna adeguare gli snodi attorno a Roma. Il piano, senza troppi giri di parole, sembra essere un aiuto sostanzioso soprattutto per il business di Delta e di Ferrovie più che per il rilancio di Alitalia. Ci sono altri dettagli che fanno convergere verso questa interpretazione:

L’azienda statunitense — che preferisce non rispondere al Corriere —avrebbe chiesto anche lo stop delle attività verso Santiago del Cile. Sarebbe un primo passaggio, è l’interpretazione maliziosa, per provare a chiudere le altre destinazioni in Sud America per non infastidire Air France(di cui Delta è azionista) che lavora da tempo a una joint venture con Air Europa per meglio coprire quella parte di mondo. Allo stesso tempo la bozza prevede l’estensione del network negli Usa e più rotte nell’Europa dell’Est.

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