Alitalia: Salvini vuole Atlantia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-12

Ma i Benetton vogliono garanzie sulle Autostrade, altrimenti non si muoveranno. E intanto il vettore continua a costare un milione al giorno agli italiani

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Matteo Salvini spinge Alitalia tra le braccia di Atlantia con buona pace di Toninelli. Nonostante i Benetton siano stati chiarissimi e abbiano legato alla “pace” sulle Autostrade il salvataggio del vettore nazionale suscitando reazioni rabbiose da parte del ministro delle Infrastrutture e di Luigi Di Maio, il leader della Lega a Porta a Porta è stato chiaro:  “La questione si chiude nelle prossime ore. Si sta cercando un terzo partner, sento parlare di Atlantia, penso che sia un partner naturale”. Il problema è che il terzo partner non si vede in giro: la cordata guidata da Ferrovie dello Stato, l’unica che ha presentato un’offerta vincolante fin dal 31 ottobre 2018 che però deve essere completata con un quarto socio ad oggi mancante, malgrado i contatti ben avviati con il gruppo Benetton-Atlantia, è ferma al 60% di adesioni, rispetto a un capitale totale previsto di 850-900 milioni per costituire la «Newco Nuova Alitalia».

quanto ci costa ogni giorno alitalia
Quanto ci costa ogni giorno Alitalia (La Repubblica, 18 maggio 2019)

Il tutto accade mentre Alitalia continua a costare ai contribuenti italiani un milione di euro al giorno. Spiega oggi Il Sole 24 Ore:

Atlantia ha un interesse all’operazione perché Alitalia è il principale cliente della controllata Aeroporti di Roma a Fiumicino, ma chiede una «normalizzazione» dei rapporti con il governo sulle autostrade, minacciate da una richiesta di revoca della concessione dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova (43 morti). La proroga del termine precedente (30 aprile) a dopo le elezioni non è bastata a favorire un avvicinamento tra i Cinque stelle e la società dei Benetton.

Con la Lega i rapporti di Atlantia sono migliori, ma il dossier Alitalia è nell’area dei ministri del M5S. Sullo sfondo c’è l’ipotesi di una mediazione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, già intervenuto prima che le Fs facessero l’offerta iniziale con un’attestazione di «apprezzamento». Altre candidature più recenti non appaiono percorribili. Riccardo Toto ha presentato una manifestazione d’interesse, ma non viene giudicato adeguato dal partner di Fs, Delta.

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