Alessandro Marescotti e il M5S che ha tradito Taranto sull’ILVA

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-29

Il prof di Taranto che ha gelato Di Maio: “Prima applaudiva, ora abbassa lo sguardo”

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Alessandro Marescotti, professore di italiano e presidente di Peacelink, ieri è stato insultato per le domande su ILVA (senza risposta) rivolte a Di Maio in occasione della sua visita a Taranto. Oggi, in un’intervista rilasciata a Repubblica, Marescotti va all’attacco dei grillini:

«Nove, dieci anni fa. Il Movimento era appena nato, Grillo venne a Taranto. Io ero sotto il palco, avevo la maglietta dei MeetUp, ho sempre creduto alla cittadinanza attiva, molto poco alla politica. Grillo mi vide, ci conoscevamo. Mi disse: “Alessandro sali”. Lo seguì e come fosse uno sketch, mi diceva: “I dati”. E io attaccavo: diossine, pcb, cromo, piombo, mercurio».

Gli stessi che ha citato a Di Maio.
«Solo che prima battevano le mani, ascoltavano. Ora abbassano lo sguardo».

I 5 Stelle hanno tradito Taranto?
«Lo hanno fatto due volte. Non hanno chiuso l’Ilva come avevano promesso più volte. Ma, dal mio punto di vista ancora più grave, non hanno ridotto le fonti inquinanti: Di Maio ha annunciato il taglio del 20 per cento delle emissioni e noi abbiamo dimostrato che non è accaduto. Anzi sono aumentate, e non poteva essere altrimenti perché l’azienda ha ripreso a produrre come un tempo i Riva».

Ma non ci sono le nuove tecnologie promesse?
«In alcuni casi, come la copertura dei parchi minerali, sì. In altri no: il ministro dell’Ambiente, Costa, ha parlato in queste ore di filtri innovativi nell’impianto. E invece sono quelli montati venti anni fa dai Riva… Non sanno di cosa parlano».

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