Alessandro Marescotti e gli insulti dei grillini per Di Maio e l’ILVA

di dipocheparole

Pubblicato il 2019-04-28

Alessandro Marescotti, cittadino di Taranto e Presidente di PeaceLink, sul suo profilo Facebook ha detto oggi di aver ricevuto insulti per ILVA: “Sto ricevendo una discreta quantità di insulti per aver letto a Di Maio i dati delle centraline Arpa che smentiscono le sue dichiarazioni. Molti di quelli che insultano non sanno che il sottoscritto ha …

article-post

Alessandro Marescotti, cittadino di Taranto e Presidente di PeaceLink, sul suo profilo Facebook ha detto oggi di aver ricevuto insulti per ILVA: “Sto ricevendo una discreta quantità di insulti per aver letto a Di Maio i dati delle centraline Arpa che smentiscono le sue dichiarazioni. Molti di quelli che insultano non sanno che il sottoscritto ha presentato l’esposto da cui è nato #AMBIENTESVENDUTO e l’arresto di tutti i personaggi chiave dell’inchiesta ILVA, compreso esponenti del PD, inchiesta da cui è derivata anche gran parte della fortuna elettorale del M5s a Taranto”.

alessandro marescotti

Cosa ha fatto di male Marescotti? Ha chiesto a Di Maio di leggere il testo della nuova norma sull’immunità il ministro si è rifiutato di farlo. Di Maio allora ha raccontato che c’è un miliardo di euro da spendere che però non si sta spendendo. Quei soldi – stanziati da Renzi nel 2015 – però sono già in parte spesi.

Ma non è solo questo che ha fatto arrabbiare i tarantini. Ad esempio durante l’incontro Alessandro Marescotti ha ricordato al ministro di quando nel settembre del 2018 aveva annunciato un taglio delle emissioni. «Abbiamo installato tecnologie a Taranto che riducono del 20% le emissioni nocive» a pochi giorni dall’accordo in un video messaggio in cui annunciava che il M5S e il governo avevano risolto la crisi Ilva. Le emissioni però non sono diminuite, sono aumentate. PeaceLink riporta che:

In cokeria si registra un incremento del 160% per il benzene, del 140% per l’idrogeno solforato e del 195% per gli IPA totali. Sono tutti inquinanti cancerogeni e anche neurotossici.

Per quanto riguarda le polveri sottili misurate attorno alla cokeria, l’Arpa Puglia registra un incremento fra il 18% e il 23% per il PM10 (a seconda del campionatore ENV o SWAM) e del 23% per il  PM2,5.

Le tecnologie che Di Maio aveva detto che erano state installate non sono mai state installate. Di Maio spiega tecnologie non ci sono ancora perché «nel cronoprogramma [delle operazioni di bonifica che termineranno nel 2023 NdR] ancora non sono previste». Allora a settembre del 2018 perché Di Maio ha fatto credere agli italiani che i filtri fossero già stati installati?

di maio ilva taranto associazioni - 3

Qualcuno potrebbe chiedersi in che modo sia stata risolta la crisi dell’Ilva, perché il famoso cronoprogramma non detta solo i tempi del risanamento ambientale ma anche quelle delle assunzioni di coloro che al momento sono in cassa integrazione. Ma Marescotti aveva anche un’altra domanda da fare, una domanda per la ministra della Salute Grillo che durante l’incontro non ha aperto bocca. In che anno ci sarà il picco dei tumori a Taranto? Incredibilmente la ministra della Salute, che era a Taranto per parlare dell’ex-Ilva, non ha saputo rispondere perché “si deve documentare”. Ma allora cosa ha fatto in questi mesi il governo del Cambiamento, a parte fare annunci su cose che non sono vere? Forse qualcuno pensa che a Taranto si muoia e ci si ammali secondo il cronoprogramma o che si possa continuare a lungo a dare la colpa “a quelli di prima”?

Leggi sull’argomento: Davvero Salvini ha incontrato Paolo Arata una volta sola?

Potrebbe interessarti anche