Cosa pensava Aiuti delle battaglie di Grillo sull’AIDS

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-01-10

È morto ieri Ferdinando Aiuti, immunologo, pioniere della lotta contro l’AIDS, fondatore di Anlaids (Associazione Nazionale per la lotta contro l’Aids). Aiuti è conosciuto ai più per il bacio ad una ragazza sieropositiva con il quale ha dimostrato, in un periodo in cui i malati di AIDS erano trattati letteralmente come appestati, che l’HIV non …

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È morto ieri Ferdinando Aiuti, immunologo, pioniere della lotta contro l’AIDS, fondatore di Anlaids (Associazione Nazionale per la lotta contro l’Aids). Aiuti è conosciuto ai più per il bacio ad una ragazza sieropositiva con il quale ha dimostrato, in un periodo in cui i malati di AIDS erano trattati letteralmente come appestati, che l’HIV non si trasmetteva con il bacio. Una campagna efficacissima che ha mostrato a tutti che le persone sieropositive non dovevano essere isolate o evitate e che ha cambiato in maniera fondamentale il modo di rapportarsi alla malattia.

Succedeva nel 1991. Qualche tempo dopo (era il 1998) un comico di nome Beppe Grillo se ne andava in giro per l’Italia a spiegare che l’AIDS non esiste. In un famoso spezzone di un suo spettacolo teatrale Grillo diceva senza mezzi termini che l’AIDS era una bufala, una malattia inventata. «Ci sono dei seri sospetti che sia una bufala» diceva il comico Genovese citando le opinioni di alcuni scienziati negazionisti dell’AIDS come Mullis e Peter Duesberg (autore del libro “AIDS, il virus inventato”) spiegando che nessuno «ha mai fotografato il virus dell’HIV» e che era invece la cura contro l’HIV a causare l’AIDS. Di fatto Grillo invitava a non curarsi, perché la cura era peggio del male, o meglio la sua causa. Grillo diceva che tra le cause dell’AIDS c’era lo scambio di sangue infetto, la droga e e la debolezza del sistema immunitario “come carenza alimentare”. Ma soprattutto «a causare l’AIDS era la cura, l’AZT che come controindicazioni ha la morte del tuo sistema immunitario». Tutta colpa delle case farmaceutiche perché «prima scoprirono il virus, e poi ci voleva l’epidemia. Se no che cazzo di virus era?» e «dove c’è la malattia non vende il farmaco, dove non c’è la malattia crea la malattia».

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Oggi Grillo ha annunciato di aver firmato il Patto trasversale per la Scienza, che tra i punti salienti ha proprio la lotta alla disinformazione e al negazionismo sull’AIDS. Non risulta che Grillo abbia mai chiesto scusa o smentito le sue dichiarazioni. Aiuti in un’intervista del 2013 definì «eresie e utopie» le affermazioni fatte da Grillo durante i suoi spettacoli teatrali, dicendo che il problema non era tanto quello che il fondatore del M5S diceva anni fa ma il fatto che nel frattempo il comico fosse diventato un leader politico: «Ma in questo periodo alcune delle sue interviste non più presentate in veste di comico ma da politico impazzano sul web e potrebbero diventare credibili da suoi fans e/o da persone con scarso senso critico, facilmente impressionabili e manipolabili da atteggiamenti istrionici. Anche persone malate potrebbe essere suscettibili ad alcuni dei suoi messaggi deviati e devianti. I dubbi di Grillo sull’Aids, sul cancro o la Tbc potrebbero avere un effetto devastante anche con la sola diffusione dei suoi discorsi sul web». A spaventare Aiuti era l’eventualità di un ministro grillo della Salute che si facesse portatore di quelle “eresie”. Per fortuna i complottisti al governo sono al Ministero dell’Interno. Cinque anni fa Aiuti (ma anche Ignazio Marino) precorreva i temi e lanciava un appello ai partiti affinché «ostacolino Grillo senza paura su altre sue ideologie paranormali prima che sia troppo tardi». Oggi è lo stesso Grillo a chiedere al suo partito di impedire la diffusione di ideologie parnormali sulla Scienza. Il Grillo politico avrebbe poi abbandonato le bufale sull’AIDS per dedicarsi a quelle sugli immigrati, ad esempio la bufala dei migranti che portano la TBC. Curioso no?

Leggi sull’argomento: Come hanno preso i grillini la firma di Grillo sull’appello per scienza e vaccini

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