Aecom: chi costruirà lo stadio della Roma a Tor di Valle

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-02-28

Il gruppo AECOM con Salini-Impregilo in pole per la costruzione del complesso. Il resto del complesso al gruppo Pizzarotti di Parma. Intanto continua la trattativa sulla nuova delibera

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Sarà il gruppo AECOM con Salini-Impregilo a costruire lo stadio della Roma a Tor di Valle. Ne parla oggi Repubblica Roma in un articolo a firma di Sara Bennewitz e Giovanna Vitale. La AECOM, oggi guidata da Mary E. Finch e con quartier generale a Los Angeles, è un’azienda con 95mila addetti e ha costruito, tra l’altro, il nuovo World Trade Center a New York. Si trova al 156esimo posto della classifica delle multinazionali di Fortune.

Aecom: chi costruirà lo stadio della Roma a Tor di Valle

Molto probabilmente a realizzare lo stadio sarà una società collegata del gruppo in collaborazione con Salini Impregilo, nato nel 2014 dalla fusione di Salini SpA ed Impregilo SpA, due aziende italiane attive nel settore delle costruzioni, conta oggi 35.000 dipendenti ed un giro d’affari annuale di circa € 4,7 miliardi, guidata da Alberto Giovannini (presidente) e Piero Salini (amministratore delegato): ha realizzato, tra l’altro, la TAV Bologna-Firenze e Torino-Milano. Sempre Repubblica scrive che “il resto del complesso resterà invece appannaggio della famiglia Parnasi, la quale avrebbe già raggiunto un accordo con il gruppo Pizzarotti di Parma per realizzare insieme le 18 palazzine del business park deprivato però delle torri di Libeskind. Fermo restando l’interesse, già manifestato dalla società emiliana, ad entrare (anche) nella cordata italo-americana che costruirà lo stadio”. La società del gruppo AECOM dovrebbe essere la Hunt Construction, che ha già realizzato numerosi impianti sportivi negli USA.
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Intanto gli uffici del Campidoglio sono già al lavoro sulla delibera sul progetto del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Potrebbe essere una delibera che modifica la precedente, ovvero quella sulla pubblica utilità approvata dalla precedente consiliatura. L’atto, che conterrà le modifiche concordate venerdì sera nell’intesa con i proponenti, non dovrebbe arrivare in Aula questa settimana. La conferenza dei capigruppo, che si è appena riunita ha infatti già fissato i giorni delle prossime tre riunioni: domani all’ordine del giorno ci sono delle mozioni; giovedì e venerdì sono in programma due consigli straordinari su altri temi. Tornando allo stadio venerdì 3 marzo è in programma la riunione della conferenza dei servizi aperta dalla Regione: si tratta del prossimo step verso l’ok al progetto a Tor di Valle. Secondo alcune voci i proponenti avrebbero dovuto inviare ieri la lettera che chiedeva il rinvio della Conferenza dei Servizi per le modifiche all’opera, ma nulla di ufficiale è nel frattempo trapelato. L’obiettivo è quello di continuare nello stesso iter amministrativo senza dover aprire una nuova conferenza dei servizi. Proprio su questo tema dovrebbero incontrarsi a breve l’avvocatura capitolina, i proponenti e l’avvocatura regionale per andare avanti nella conferenza servizi nel rispetto delle leggi, considerando, tra le altre cose, che il progetto in questione è la prima applicazione della legge sugli stadi. Restano all’orizzonte i dubbi della Regione Lazio sull’ammontare delle opere pubbliche previste nel progetto rinnovato, soprattutto sul fronte della mobilità. E a tal proposito l’assessore Michele Civita è stato chiaro: “Non si conoscono ad oggi le opere e le infrastrutture che l’accordo reputa indispensabili per garantire la mobilità, il miglioramento dell’ambiente e della qualità urbana”.
Foto copertina da Il Tempo
 

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