Stadio della Roma, la chiarezza che manca

di Daniele Lozzi

Pubblicato il 2017-02-27

Venerdì in tarda serata Virginia Raggi insieme a Mauro Baldissoni si sono presentati di fronte alla stampa assiepata in piazza del Campidoglio per annunciare il nuovo accordo tra il Comune e la Stadio TDV SPA (i famosi proponenti) sul nuovo impianto di proprietà della società capitolina. Da quel momento in poi si è riacceso il …

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Venerdì in tarda serata Virginia Raggi insieme a Mauro Baldissoni si sono presentati di fronte alla stampa assiepata in piazza del Campidoglio per annunciare il nuovo accordo tra il Comune e la Stadio TDV SPA (i famosi proponenti) sul nuovo impianto di proprietà della società capitolina. Da quel momento in poi si è riacceso il focolaio delle polemiche e con esso sono state sparate (da tutte le direzioni) un quantitativo di fandonie da far accapponare la pelle. Facciamo allora un po’ di chiarezza con quello che sappiamo oggi (27/02/2017) su come cambia il progetto.
Preciso che non essendo ancora stato presentato alcunché di ufficiale ci rifacciamo alle dichiarazioni dei diretti interessati. Innanzitutto la sindaca ci informa che la cubatura del Business Park (la pietra dello scandalo fin dal principio) è stata ridotta del 60% la cubatura totale è stata dimezzata; questo significa in soldoni che si è passati da 1.100.000 mc a circa 583.000mc; considerando che 358.000 mc circa sono da PRG abbiamo che la cubatura a compensazione si aggira sui 225.000 mc (un po’ meno); che equivalgono a circa 70.000 mq di SUL e quindi 57 mln circa di OOPP aggiuntive (invece di 195 mln). Alcuni giornali parlano di opere a compensazione per 90 mln; in questo caso però la SUL sarebbe 112.000 mq (circa) che corrispondono a 358.000 mc a compensazione. Staremo a vedere, quando usciranno i progetti finali, la realtà. Questi soldi in meno andranno, come logico che sia, a pesare sulle minori OOPP; voci accreditate parlano del taglio del Ponte (con relativo collegamento al Roma Fiumicino) e il sottopasso di Via Dasti; questo creerà certamente nocumento per quanto riguarda la viabilità della zona. Per quanto riguarda le Torri le stesse voci di cui sopra parlano di sostituzione con palazzi (di cui si ignorano numero e altezza) firmati sempre da Libeskind (preservando almeno la qualità dell’opera).
stadio della roma tor di valle - 2

Chi ci perde e chi ci guadagna?

Dando per buoni i dati esposti sopra cerco di fare un resoconto, quanto più obiettivo possibile di chi vince e chi perde:
1. La Roma, o meglio la Stadio TdV Spa, è il vincitore assoluto della contesa; a fronte di un minor investimento, e quindi di un minor rischio, vede il suo core business rimanere intatto. Nonostante la vulgata dicesse diversamente l’obiettivo di business per Pallotta e soci era ed è sempre stato lo Stadio e il centro commerciale annesso (Convivium). Le Torri erano state accettate per far fronte alla mole enorme di OOPP richieste dall’amministrazione Marino; liberandosi di queste il proponente rimane con le sole, o quasi, opere che portano guadagno, cioè quelle che gli interessano. (Credo che Baldissoni si sia meritato il rinnovo)
2. Virginia Raggi e il M5S Romano ottengono una straordinaria vittoria politica; questo progetto, seppur ridimensionato nelle dimensioni, sarà il fiore all’occhiello della giunta; investimento privato per opere pubbliche e risanamento urbano. Nessuno, ad opera finita, si ricorderò di Caudo e Marino e di come era il progetto precedente.
3. Il PD romano ne esce con le ossa rotte; la loro ottusità nel battere il tasto sul tifo invece che sulle OOPP correlate li rende ora debolissimi e devono lasciare alla giunta pentastellata una vittoria insperata.
4. Roma ne esce “ridimensionata”; il sogno di avere un’opera all’avanguardia (finalmente) è infranto sull’altare della politica. Il progetto che prima era un capolavoro è adesso una buona opera per Roma ma poco di più. Meglio questo che niente ma serve vision per ribaltare le sorti della capitale e questa giunta pare non averne
5. I cittadini di Decima possono, a ragion veduta, essere infuriati. Le opere di viabilità che saltano renderanno, con ogni probabilità, la vita impossibile ai cittadini. Acquistano un parco, la sicurezza del fosso di Vallerano e il raddoppio della Via del Mare; ma si poteva, oggettivamente, fare meglio.

Leggi sull’argomento: Chi vince e chi perde sullo stadio della Roma a Tor di Valle

 

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