“Arriva il sorpresone”, la previsione sbagliata di Adinolfi sulle elezioni francesi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-24

Il leader del Popolo della Famiglia annuncia un “sopresone” che, alla fine, non c’è stato: in Francia, infatti, ha vinto ancora una volta Emmanuel Macron

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Aveva annunciato un sorpresone, ma quel sorpresone non è arrivato. La previsione di Mario Adinolfi sul ballottaggio per le presidenziali in Francia si è infranto sullo scoglio dei dati reali: vince Emmanuel Macron, sconfitta Marine Le Pen. Eppure il leader del Popolo della Famiglia, basandosi solamente sui dati provenienti dai territori d’oltremare, aveva già parlato di clamoroso risultato a sorpresa in favore della leader del partito dell’estrema destra francese. Mai vaticinio fu più ardito, visto che l’esito finale del voto ha raccontato una storia completamente diversa. Anzi, completamente distante dalla realtà.

Adinolfi sbaglia le previsioni sul risultato delle elezioni in Francia

Pochi istanti dopo l’arrivo delle prime notizie dai territori d’Oltremare (quelli svelati, con una gaffe, anche da un giornalista francese in diretta televisiva) Mario Adinolfi aveva annunciato “il sorpresone” con una possibile vittoria di Marine Le Pen. Il tutto basandosi su dati parziali e molto limitati rispetto alla totalità dell’elettorato francese:

“Arrivano i risultati dai Territori d’Oltremare. In Guyana: Le Pen 60.7%, Macron 39.3%; alla Guadalupa: Le Pen 69.6%, Macron 30.4%; alla Martinica: Le Pen 60.9%, Macron 39.1%. Al ballottaggio 2017 Macron aveva stradominato. Io ve lo dico da due settimane che arriva il sorpresone”.

“Sorpresone” che non è arrivato. Perché le prime proiezioni e il risultato pressoché finale ha confermato la vittoria – come ampiamente previsto alla vigilia – di Emmanuel Macron che ha trionfato. Seppur con un numero di consensi (in termini percentuali) inferiori rispetto al 2017, il Presidente uscente rimarrà per altri 5 anni all’Eliseo. Ancora una volta, invece, Marine Le Pen è stata sconfitta, seppur con percentuali diverse rispetto a quelle registrate nell’ultimo precedente elettorale tra i due. Insomma, basarsi solamente su dati parziali per sostenere l’ipotesi di una vittoria da parte della leader del partito dell’estrema destra francese è stato un esercizio completamente errato, trattandosi di una piccolissima percentuale rispetto alla totalità degli aventi diritto al voto.

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