«La zona rossa del lodigiano non si doveva aprire, lì il Coronavirus si è diffuso per un mese»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-08

Massimo Galli, primario dell’Ospedale Sacco di Milano, a In mezz’ora in più su Raitre, va all’attacco della decisione di allentare i vincoli della zona rossa in Lombardia all’interno del decreto del governo

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“E’ una sciocchezza che si apra la zona rossa iniziale nei termini che ho orecchiato. Sono 16 giorni dal primo caso in quella zona, ma c’è stato almeno un mese di diffusione dell’infezione, è evidente che ci sono ancora dei problemi e non è finito il tracciare necessario dei contatti. Rimescolare le carte è una mezza follia, non ha senso”: Massimo Galli, primario dell’Ospedale Sacco di Milano, a In mezz’ora in più su Raitre, va all’attacco della decisione di allentare i vincoli della zona rossa in Lombardia all’interno del decreto del governo che dichiara zona chiusa tutta la regione insieme ad altre 14 province del Veneto, del Piemonte e dell’Emilia Romagna: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia.

«La zona rossa non si doveva aprire, il Coronavirus si è diffuso per un mese»

Più in generale, invece, “queste misure erano necessarie e andavano prese. Per difendere il resto del Paese e non solo, sperando che si sia in tempo, e che gli assalti ai treni non abbiano dato una spinta opposta. Ma ho perplessità e non ho capito bene cosa contengono queste prescrizioni e come vengono esattamente applicate all’interno della zona rossa”. Il medico è poi andato all’attacco degli assembramenti e delle feste nelle grandi città: “Se i giovani reagiscono così non c’è che un modo, chiudere i locali. Si devono rendere conto che la situazione è tale che un giovane se la piglia, la passa al nonno e rischia di ammazzarlo. Questo va fatto comprendere con una certa chiarezza”. Dalle 15 intanto vengono progressivamente tolti i posti di blocco intorno all’area rossa Lodigiana. La prefettura lo ha annunciato sul proprio sito. Il tam tam delle ultime ore sull’apertura delle strade ha convinto molti a salire in auto. Sono diverse le strade in uscita dalla zona in cui si sono create code di mezzi.

massimo galli

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha invece fatto un appello a “Evitare gli assembramenti, mantenere il metro di distanza”, osservare le misure dell’igiene delle mani “e soprattutto difendere i nostri anziani”, che secondo i dati sono i più fragili. Oltre a lanciare un appello ai cittadini italiani, che devono “adottare comportamenti corretti”, Speranza è stato categorico: “Sono anche per avere un pugno duro rispetto ad atteggiamenti che non sono tollerabili. Per esempio persone che risultano positive che se ne vanno in giro. Io sono perché le istituzioni abbiamo un pugno molto duro”.

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