Zan ringrazia Letta e apre al dibattito con gli altri partiti, “Domani parlerò con i singoli gruppi”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-25

Dopo aver superato le pregiudiziali del Pd ora Alessandro Zan è pronto alla mediazione, in attesa della Lega è la sola Fratelli d’Italia a porre un veto sui disegno di legge

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Si è riacceso il dibattito sul Ddl Zan, dopo mesi di stallo oggi sono tornati a parlare tutti i protagonisti del disegno di legge contro l’omotransfobia.

Era cominciato ieri con l’intervento di Enrico Letta durante la trasmissione di Fabio Fazio a cui era seguito il pronto intervento di Alessandro Zan, il quale aveva cinguettato un accorato ringraziamento al suo Segretario. Poi questo pomeriggio il primo firmatario della legge era intervenuto a Rai News 24, “Innanzi tutto sono contento ed onorato della stima e della fiducia che il segretario del Pd ha avuto nei miei confronti. Dopo di che la partita è complicata però sono fiducioso che alla fine si troverà un punto di incontro – ha detto il deputato dem – Noi abbiamo la necessità di fare presto, domani comincerò ad incontrare i presidenti di Gruppo dei vari partiti per capire se c’è un punto di incontro possibile che non stravolga e non cambi i punti fondamentali della legge”. Poi Zan che in questi mesi ha dimostrato pazienza e grande equilibrio politico, ha rilanciato sulle modifiche “L’articolo uno non è un articolo che contiene l’identità di genere, ma contiene le definizioni, compresa quella dell’identità di genere. L’articolo uno non era presente nella legge che era stata presentata alla Camera prima dei successivi emendamenti, per cui l’articolo uno non è sicuramente uno degli articoli centrali di questa legge, mentre l’identità di genere è presente negli articoli due e tre, cioè nell’estensione della legge Mancino”.

Zan ringrazia Letta e apre al dibattito con gli altri partiti, “Domani parlerò con i singoli gruppi”

Non sono mancati i commenti soliti del caro Mario Adinolfi che deve essere rimasto alle discussioni della scorsa settimana e ha indicato nel disegno di legge un atteggiamento “fascistissimo”, non si sa bene legato a cosa.

Nel corso della giornata però anche considerazione più intelligenti si sono avvicendati, su tutte quelle di Elio Vito il forzista che più di tutti ha spinto per la transizione degli azzurri verso il disegno di legge.

Vito ha incalzato il segretario dem a non dimenticare la  comunità LGBTQ+, vera destinataria del provvedimento. Anche Ivan Scalfarotto di Italia Viva, uno dei deputati che aveva contribuito alla prima stesura, ha evidenziato che la posizione di oggi del Partito Democratico era quella che Matteo Renzi aveva chiesto già da tempo.

Continua invece la chiusura totale di Fratelli d’Italia, “Il ddl Zan è un attacco frontale alla libertà di educazione, alla libertà di espressione, alla libertà religiosa – commenta il senatore Malan – Introduce l’indottrinamento di bambini e ragazzi con la teoria gender, che tanti danni sta facendo in molti Paesi, e con la ‘strategia’ che l’articolo 8 approva prevede l’intrusione delle associazioni Lgbt nelle scuole e in tutti gli ambienti di lavoro a caccia di presunte discriminazioni. Anche se fosse leggermente modificato resterebbe inaccettabile”.

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