Xylella, se il perito la pensa all'opposto del magistrato
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2016-01-21
Qualche giorno fa sul Foglio Luciano Capone ha intervistato il professor Giuseppe Surico, patologo vegetale e fra i tre consulenti scelti dalla procura di Lecce per il caso Xylella Fastidiosa. Le parole di Surico chiariscono quali gravi conseguenze a livello europeo possa produrre la sospensione del piano Silletti decisa dalla magistratura. Raggiunto dal Foglio, pur …
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Qualche giorno fa sul Foglio Luciano Capone ha intervistato il professor Giuseppe Surico, patologo vegetale e fra i tre consulenti scelti dalla procura di Lecce per il caso Xylella Fastidiosa. Le parole di Surico chiariscono quali gravi conseguenze a livello europeo possa produrre la sospensione del piano Silletti decisa dalla magistratura.
Raggiunto dal Foglio, pur non volendo entrare nel merito delle indagini, Surico conferma che la situazione è la stessa illustrata pochi mesi fa e a cui erano giunti gli scienziati indagati: “Non ci sono stati grandi avanzamenti scientifici”. C’è un punto che la procura non considera: “L’Ue si occupa della presenza di Xylella piuttosto che della malattia, per l’Europa è un problema a prescindere. E anche in Italia, se ci si ferma al dettato della legge di quarantena, le procedure sono chiare”.
Non esistono quindi margini per “trarre in errore l’Europa”, cosa che secondo la procura avrebbero fatto gli indagati per far attuare il piano di emergenza a fini personali. Se c’è la Xylella, scatta automaticamente il piano di eradicazione o contenimento del batterio. E’ quanto sostengono l’Europa, le leggi, le conoscenze scientifiche, i ricercatori indagati e anche i consulenti della procura. Ma non la procura.