Il volantino con le offerte speciali per la droga a Padova era una bufala

di dipocheparole

Pubblicato il 2018-03-21

La storia ha fatto ridere tutti ma era un tantino esagerata. Nei giorni scorsi aveva fatto molto discutere la storia di un volantino promozionale per l’offerta di droghe che a Padova era stato diffuso in occasione di una retata che aveva portato in galera i componenti di un nucleo familiare – due coniugi e il …

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La storia ha fatto ridere tutti ma era un tantino esagerata. Nei giorni scorsi aveva fatto molto discutere la storia di un volantino promozionale per l’offerta di droghe che a Padova era stato diffuso in occasione di una retata che aveva portato in galera i componenti di un nucleo familiare – due coniugi e il fratello dell’uomo – di origini marocchine, che spacciavano cocaina e hashish nei pressi di esercizi pubblici e nei luoghi di aggregazione giovanile del padovano. Il Mattino di Padova, che riportava evidentemente le affermazioni dei carabinieri, raccontava:

Gli spacciatori arrestati si caratterizzavano per il particolare attivismo nel promuovere il loro stupefacente, spronando i clienti, anche insistentemente e proponendo sconti, ad acquistarlo. Un’intensa attività promozionale soprattutto rivolta a quei giovani, già loro clienti, che faticosamente si erano affidati alle cure del Sert per disintossicarsi.

La particolaritá è che per evitare di parlare gli spacciatori avevano preparato un volantino che facevano vedere ai tossicodipendenti.

volantino droghe padova
Il volantino con le offerte per le droghe a Padova (fonte)

La storia però era una bufala. In realtà, come ha raccontato Padovaoggi, Il volantino con tariffe e promozioni della droga? E’ falso, lo hanno fatto i carabinieri
è una riproduzione, un “falso” fatto dai militari sulla scorta di quanto appreso durante le indagini “per mostrare il grave comportamento degli spacciatori”. L’ammissione dei carabinieri è arrivata dopo che in procura si è scoperto che il depliant non compare agli atti del pubblico ministero. I pusher li avrebbero distrutti prima di finire nei guai, stando a quanto afferma l’Arma. Gli ufficiali che hanno eseguito le indagini sono stati convocati con urgenza dal pubblico ministero per chiarire la vicenda. A questo punto rimane solo una curiosità: visto che nel volantino si affermava che 10 “pezzi” di “bianca”, ciascuno del valore di 50 euro, venivano offerti “scontati” a 900 euro, chissà se l’errore era presente nei sedicenti volantini no recuperati o no.

Leggi sull’argomento: Perché la storia degli adesivi contro gli antifascisti attaccati dagli Antifa è una bufala

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