Alla fine il senatore del tweet filorusso Petrocelli lascerà la presidenza della Commissione Esteri

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-05-10

Con un voto della Giunta per il regolamento del Senato la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati è stata incaricata di sciogliere la Commissione esteri, presieduta dall’ex M5S Vito Petrocelli

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Manca solo un passaggio alla rimozione di Vito Petrocelli da presidente della Commissione esteri al Senato: oggi la Giunta per il regolamento di Palazzo Madama ha votato all’unanimità il quesito sottopostole dalla presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati

“Il presidente è tenuto, al fine di regolare il regolare svolgimento dei lavori parlamentari, a provvedere agli adempimenti necessari al rinnovo e alla ricostituzione dell’organismo avendo preso atto delle dimissioni di più di venti membri della Commissione”

Alla fine il senatore del tweet filorusso Petrocelli lascerà la presidenza della Commissione Esteri

In massa i parlamentari di erano dimessi in contrasto alle posizioni filo-russe dell’ex M5S, in particolare in seguito al tweet provocatorio del 25 aprile nel quale celebrava la “Festa della Liberazione” scrivendo in stampatello la “Z” simbolo di supporto all’invasione di Putin in Ucraina. I rispettivi partiti non avevano indicato i sostituti di quanti avevano abbandonato l’aula. I grillini lo avevano subito scaricato dopo l’uscita choc, ma lui aveva fatto sapere di voler rimanere saldamente alla presidenza della Commissione esteri. Con il voto della giunta però Casellati potrà disporre l’azzeramento dell’intera commissione, che poi verrà ricostruita ed eleggerà un nuovo presidente. All’esito del voto, Petrocelli ha commentato amareggiato su Twitter parlando di “vendetta politica” di Partito democratico e Italia Viva, definiti “i partiti più guerrafondai del Parlamento”.

“Farò ricorso alla Consulta su un conflitto di attribuzione”

Il presidente dei senatori del partito di Matteo Renzi, Davide Faraone, gli ha risposto: “Petrocelli, quello del tweet LiberaZione alla vigilia del 25 aprile, che dà dei guerrafondai a noi? Quest’uomo non smette mai di stupirci. Meno male che siamo in Giunta in questo momento proprio per farlo decadere ed evitare che arrechi altri danni al Paese”. Il senatore ha detto di essersi sentito “abbandonato” e che rifarebbe il tweet con la Z (“era una provocazione”). Il suo posto potrebbe essere preso da Pierferdinando Casini. Petrocelli ha inoltre annunciato di voler presentare ricorso alla Corte costituzionale su un possibile conflitto di attribuzione

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