Così Virginia Saba oscura i parlamentari M5S nei viaggi (e chi paga?)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-21

Il Giornale raccoglie le acidissime confidenze dei parlamentari M5S contro la povera fidanzata di Di Maio

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Virginia Saba, fidanzata del vicepremier Luigi di Maio, non ha alcun incarico istituzionale o di rappresentanza. Eppure si comporta come se fosse la first lady del Parlamento italiano, scrive oggi Il Giornale in un acidissimo articolo a firma di Pasquale Napolitano.

Incontrando ambasciatori, postando foto e viaggiando (chi paga?) all’estero in visita istituzionale. Al momento è una semplice collaboratrice della parlamentare grillina Emanuela Corda, ex capogruppo dei Cinque stelle in commissione Difesa. Ma alla Saba, forse, quell’incarico di portaborse le va strettissimo per le proprie ambizioni. E fa di tutto per mostrarsi,apparire una leader. Distinguersi dagli altri staffisti.

D’altronde, lei può vantare di essere la fidanzata dell’uomo che è al vertice del Movimento. Rischia però di suscitare invidie e gelosie tra i parlamentari dei Cinque stelle. Malumori e veleni che sono cresciuti dopo la missione in Francia della delegazione della commissione Difesa della Camera. Ad accompagnare, il presidente Gianluca Rizzo a Parigi c’era anche la donna di Di Maio. Faceva parte della truppa degli onorevoli grillini che hanno fatto visita prima al Salone della Difesa e dell’Aerospazio «Le Bourget». E poi, seconda tappa, all’ambasciata italiana a Parigi. Come fanno ministri e sottosegretari quando si recano in uno Stato straniero.

luigi di maio virginia saba villa borghese

E la Saba non si è accontentata del ruolo di semplice accompagnatrice della parlamentare Corda. Anzi, Rizzo e Corda sembravano i portaborse. Mentre la Saba l’ospite d’onore. E le foto della fidanzata del ministro del Lavoro che varca la porta dell’ambasciata italiana a Parigi hanno fatto il giro delle chat pentastellate. E pare che i commenti non siano stati benevoli.

La donna del capo non si è fermata al giro turistico; ha voluto stringere la mano e fare la foto ricordo con l’ambasciatrice italiana Teresa Castaldo. Chissà se anche gli altri circa mille portaborse di Camera e Senato avranno la fortuna di viaggiare all’estero e stringere mano agli ambasciatori. La presenza della Saba ha quasi oscurato quella del presidente Rizzo e della parlamentare Corda.

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