Chi ha riportato la legalità al canile della Muratella?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-03-02

Virginia Raggi oggi è andata in visita programmata in uno dei canili che da anni è lo scenario di un’ingloriosa guerra senza quartiere tra associazioni animaliste. La sindaca si è vantata del fatto che la sua amministrazione ha «riportato la legalità». Ma è andata davvero così?

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Virginia Raggi oggi è andata in visita al canile della Muratella, dove, a suo dire, la sua amministrazione ha «riportato la legalità». Ma è andata davvero così? Per ricostruire la vicenda di cui oggi la sindaca si vanta è necessario fare qualche passo indietro anche se fin da subito bisognerebbe ricordare che il bando che oggi permette di gestire il canile è stato fatto dal commissario Tronca. E il resto della storia? Vediamolo

Chi ha riportato la legalità al canile della Muratella?

La vicenda del canile della Muratella è un pasticciaccio brutto alla romana che comincia nel settembre 2015.  Il Comune di Roma all’epoca retto dal Commissario Tronca, indice un bando di gara per assegnare la gestione delle strutture che ospitano i canili della città. Si tratta di quattro lotti con tre canili e un’oasi felina: il Canile Muratella, il Canile Vitinia, il Canile Ponte Marconi e l’Oasi Felina Porta Portese. Il bando, che è un bando ponte di un anno perché nel 2016 è prevista l’apertura di un regolare bando europeo, si è reso necessario perché per legge non è possibile concedere con affidamento diretto appalti per un importo superiore ai quarantamila euro. Ad essere esclusa dall’assegnazione dei lotti è stata però la Associazione Volontari Canili Porta Portese (AVCPP) che dal 1997 ha ottenuto per affidamento diretto la gestione di tutti e tre i canili della Capitale. Si parla di un appalto da circa quattro milioni di euro l’anno, dato senza bando né gara ad un’unica associazione per vent’anni. Avendo perso la gara d’appalto la AVCPP apre una petizione su Change.org e inscena una serie di proteste checoinvolge anche numerosi personaggi del mondo dello spettacolo. Ad aggiudicarsi il bando-ponte per tutti e tre i canili romani è la Mapia Srl una società multiservizi pugliese. Animalisti e dipendenti di AVCPP contestano l’affidamento a Mapia perché avrebbe vinto il bando con un ribasso eccessivo (8,254%) ma non dicono nulla sul ribasso operato ARCA Colonia Felina della Piramide Onlus che si è aggiudicata la gestione dell’Oasi Felina Porta Portese con un ribasso del 15%.

Jovanotti è solo uno degli ultimi artisti ad aver espresso la propria solidarietà ai lavoratori di AVCPP (fonte: Facebook.com)

Alla fine la Mapia non prende in carico il canile. A maggio del 2016 un’altra associazione romana che da tempo gestisce altre strutture di ricovero per animali abbandonati – Impronta Onlus – avrebbe dovuto assumere la gestione del canile della Muratella, gestito dal 2003 dall’Avcpp in un costante regime di proroga e senza bando pubblico, ma anche in quel caso gli operatori non prendono in carico la struttura. Impronta denuncia che non è stato possibile a causa dell’opposizione dei lavoratori ex Avcpp che dal maggio del 2016 si sono associati e hanno dato vita all’associazione “Io me ne occupo“. A sua volta i lavoratori di Io me ne occupo denunciano come Impronta non abbia mai avviato la gestione del servizio che le era stato affidato dal Comune.

L’eroica giunta Raggi che riporta la legalità nei canili

Ad aprile 2016 arriva un nuovo bando, questa volta per decidere a chi assegnare la gestione del canile della Muratella e quello di Ponte Marconi dal momento che quello di Vitinia era stato chiuso. E proprio ad aprile era intervenuta una prima volta l’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione che aveva aperto un’istruttoria in seguito a numerose denunce di irregolarità. Dall’inchiesta dell’Anac era emerso che per 15 anni il settore era stato dominato da un sistema di proroghe automatiche senza l’ombra di una gara, e grosse somme erano state assegnate a pochi gestori: somme arrivate a 12,3 milioni di euro nel triennio 2013-2015, per una quota giornaliera assegnata per la cura di ogni singolo cane che ha sfiorato i 13 euro al giorno (gli indicatori del Ministero della Salute parlano di 3,50-4,50 euro al giorno). Per tutto l’anno ci sono tre associazioni (Impronta, Cucciolissimi e Avcpp) che si fanno la guerra tra loro: due di queste associazioni (Impronta e Avcpp) hanno avuto in gestione i canili romani per più di un decennio senza che nessuno avesse nulla da ridire e soprattutto senza gare d’appalto pubbliche come invece prevede la normativa europea. Nel frattempo però è impossibile non far notare come l’Amministrazione capitolina (l’ex assessora Paola Muraro in primis) non abbia fatto nulla per risolvere la questione dei canili romani. 
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A dicembre 2016 la gestione della struttura viene assegnata a “Rifugio agro aversano”, la SRL campana che, secondo quanto stabilito dalla determinazione dirigenziale 891 del 20 dicembre 2016 vince la gara con un’offerta pari a 1 milione e 478mila euro, con un ribasso pari al 5% dell’importo iniziale: inutile ricordare che il bando era stato pubblicato quando la Capitale era amministrata dal Commissario Paolo Tronca. Quindi la Polizia Municipale inizia lo sgombero della Muratella per poter consentire agli operatori della “Rifugio agro aversano”  di poter iniziare la loro gestione. Sgombero che ovviamente avviene tra le proteste degli ex lavoratori Avcpp.

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Lo status degli occupanti del Canile della Muratella su Facebook

La nuova assessora all’ambiente Pinuccia Montanari durante un’audizione dell’ANAC ribadisce che il Comune sta lavorando per il ripristino della legalità alla Muratella. L’assessora dichiara che nel corso dell’incontro «abbiamo spiegato che la società aggiudicataria del bando europeo, indetto lo scorso aprile dalla gestione commissariale di Francesco Paolo Tronca, ha preso regolarmente possesso della struttura». Intanto parte la protesta dei lavoratori e In una nota pubblicata sulla pagina Facebook di Io me ne occupo gli ormai ex addetti della Muratella denunciano come il personale alle dipendenze della Rifugio Agro Aversano non sia in numero per farsi carico di tutte le attività necessarie al benessere degli animali. E alcuni attivisti M5S si schierano contro le decisioni della giunta Raggi mentre la Rifugio Agro Aversano minaccia querele nei confronti di chi, a suo dire, li sta diffamando perché racconta falsità su presunti disservizi e incapacità dei gestori. C’è da dire, a onor del vero, che basta l’annuncio per acquietare molti di quelli che protestavano. E arriviamo alla visita odierna, così raccontata dal consigliere PD Antongiulio Pelonzi: “Oggi la sindaca Raggi ha effettuato una visita alla Muratella. Sicuramente non a sorpresa viste le grandi pulizie di Pasqua effettuate dai nuovi gestori, imprenditori di Caserta. La Raggi parla di #legalità ripristinata. Peccato che dalle 9.30 alle 11.40 i volontari sono stati bloccati sul piazzale. Non hanno potuto interagire con gli animali e hanno perduto il tempo che a titolo gratuito offrono agli animali della Capitale. E sembra non essere la prima volta. Dalle segnalazioni che ci arrivano quotidianamente dai cittadini molto c’è da dire su questo cambio gestione. Stiamo monitorando. I diritti degli animali a Roma e in Italia sono stati sempre un nostro punto di attenzione che non ci faremo sfuggire”. Ma intanto la Giunta Raggi ha riportato la legalità al canile della Muratella.

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