La strage di assessori nella giunta Raggi

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-09-23

La sindaca di Roma caccia i tecnici e nomina i consiglieri M5S come assessori: Calabrese va ai Trasporti, Vivarelli alle politiche abitative. Fuori Marzano, Castiglione, Gatta e Baldassarre. La Meleo va ai lavori pubblici

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Dopo averne cambiato qualcuno negli scorsi anni, da qualche tempo Virginia Raggi non sostituiva assessori. Oggi ne cambia quattro in un solo colpo: manda via i tecnici e prende “i politici”.  La sindaca di Roma vara oggi dopo oltre tre anni di mandato un rimpasto di Giunta: escono l’assessore alle Politiche Sociali Laura Baldassarre, quello alla Semplificazione digitale Flavia Marzano, la titolare delle Politiche abitative Rosalba Castiglione, e quella ai Lavori pubblici Margherita Gatta. L’assessore ai Trasporti Linda Meleo invece verrà sostituita dal consigliere M5S Pietro Calabrese, attualmente presidente della Commissione Trasporti, e si sposterà ai Lavori Pubblici. La delega della Marzano verrà incamerata dalla sindaca, mentre alle Politiche abitative subentra la consigliera Valentina Vivarelli. Alle Politiche sociali invece approda Veronica Mammì.

La strage di assessori nella giunta Raggi

La Mammì è la moglie del consigliere Enrico Stefàno, è stata candidata alla Regione Lazio nel 2013 con il M5S, collaboratrice della deputata Federica Daga e in seguito portavoce consigliera del Municipio VI Roma delle Torri, e nel frattempo era diventata assessora alle politiche abitative, sociali e alle pari opportunità nel VII Municipio. Il tutto viene annunciato con un messaggio su Facebook nel quale non si fa alcun nome, in nome della trasparenzaquannocepare. In compenso si ringraziano per il lavoro svolto senza dire chi sono e quello che hanno fatto:

Per questo ho deciso di rinnovare alcuni assessorati chiave per la città: Infrastrutture; Città in Movimento; Persona, Scuola e Comunità solidale; Patrimonio e Politiche Abitative. Da oggi si uniranno alla squadra nuove risorse che hanno maturato esperienza in consiglio comunale e sul territorio. Si occuperanno di dossier fondamentali, caratterizzandoli con l’impronta politica del Movimento 5 Stelle.

Anche grazie al lavoro di alcuni assessori ‘tecnici’, in questi tre anni abbiamo rimesso in ordine i conti di Roma Capitale, che avevamo trovato in una condizione disastrosa. E abbiamo impostato un metodo di lavoro basato su aggiudicazioni trasparenti dei bandi di gara, grazie al quale i cittadini possono essere sicuri che a rifare una strada sarà sempre la migliore impresa presente sul mercato.

I quattro salutati oggi vanno ad arricchire la Spoon River del Campidoglio e delle partecipate che la Giunta Raggi ha posto in essere già due mesi dopo le prime nomine.

assessori manager m5s
La Spoon River del Campidoglio (Il Messaggero, 22 novembre 2017)

Dopo oltre 3 anni di giunta la prima cittadina M5S ha scelto di concludere l’ultimo anno e mezzo del suo mandato con una squadra composta esclusivamente da esponenti politici. Diventano così 13 gli assessori ad essere transitati e poi andati via, tra vicende giudiziarie e contrasti politici, dalla squadra pentastellata a Palazzo Senatorio.  In ultimo bisogna segnalare che la Raggi lega il rimpastone di giunta al governo M5S-PD: “Maturità: è proprio questa la parola chiave. Sarà la sfida della maturità, che segnerà il nostro processo di crescita, anche alla luce del nuovo scenario nazionale”. Vediamo come il PD Roma prenderà il rimpasto.

EDIT 16,16: Il PD Roma batte un colpo attraverso una pensosa nota di Pelonzi. Nessun altro consigliere ha ritenuto di dover dire la sua sul rimpasto.

 “Lo abbiamo già dichiarato alcune settimane fa, continueremo ad agire in Aula e nelle commissioni consiliari attraverso proposte e atti per contrastare il declino della nostra città. Il giudizio sulla giunta Raggi come ribadito più volte è negativo e continua ad esserlo. Restiamo coerenti. L’unica novità con la nascita del governo giallorosso è l’apertura di un dialogo sui poteri di Roma Capitale e i decreti per le emergenze della città che deve avvenire nelle sedi istituzionali e in un confronto diretto con il governo. Nei prossimi giorni, raccoglieremo attraverso tavoli di lavoro coordinati dal gruppo capitolino proposte ed atti che puntualmente condivideremo con tutte le rappresentanze elettive di Roma e del partito e che porteremo pubblicamente nelle istituzioni capitoline coinvolgendo anche alla rappresentanza governativa del PD.” Così in una nota il capogruppo del PD capitolino Giulio Pelonzi.

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