Opinioni
Il video di Salvatore Giuliano che dice «La scuola è con lei» a Matteo Renzi
dipocheparole 01/03/2018
Matteo Renzi ha pubblicato su Twitter un video in cui si vede Salvatore Giuliano, attualmente “candidato ministro” con il MoVimento 5 Stelle, mentre a Venaria per l’Italian Digital Day elogia l’allora presidente del Consiglio e sostiene, a proposito della riforma della Buona Scuola, che “la scuola è con lei”. «Signor presidente, la rivoluzione è partita […]
Matteo Renzi ha pubblicato su Twitter un video in cui si vede Salvatore Giuliano, attualmente “candidato ministro” con il MoVimento 5 Stelle, mentre a Venaria per l’Italian Digital Day elogia l’allora presidente del Consiglio e sostiene, a proposito della riforma della Buona Scuola, che “la scuola è con lei”. «Signor presidente, la rivoluzione è partita dal basso e io di basso me ne intendo – dice Giuliano scherzando sulla sua statura – Ascolti ancor di più le tantissime esperienze di eccellenza che abbiamo nella scuola. Noi siamo pronti a migliorare questo paese. La scuola è con lei, Presidente!», conclude prendendosi l’applauso di Renzi, di Chiamparino, di Antonio Campo Dall’Orto e di Ernesto Carbone.
il candidato ministro della pubblica istruzione del movimento 5 stelle smentirà anche se stesso? pic.twitter.com/svylo6pilj
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 1 marzo 2018
Salvatore Giuliano ha anche firmato appelli sulla Buona Scuola e criticato lo sciopero del 5 maggio contro il provvedimento del governo Renzi. Ha anche firmato un appello pubblicato dalla rivista specializzata Tuttoscuola: “Pur riconoscendo che il DDL 2994 Giannini-Madia-Padoan sia suscettibile di elementi migliorativi e di chiarimenti interpretativi ne difendiamo con forza l’impianto e il coraggio con il quale interviene a riformare la scuola con l’obiettivo di rinnovarla e renderla rispondente ai bisogni della società complessa”. Definendo lo sciopero “demagogico”, contro un DDL che invece “interviene finalmente a precisare e definire i contorni dell’autonomia scolastica, per la quale abbiamo sempre tutti lamentato un’esistenza di principio ma una sostanziale inesistenza di fatto”.
Mentre “il catalizzarsi della protesta contro quello che è stato definito lo strapotere dei presidi sceriffi è almeno anacronistico”. D’altra parte, scrivevano gli autori dell’appello, tra cui il possibile ministro 5 stelle, “non ci sono scuse stavolta. Nessuno può parlare di tagli. Nessuno può parlare di precariato. Nessuno può parlare di distruzione della scuola pubblica”. Oggi Giuliano ha replicato: “Sono stato presentato quattro ore fa e ho scoperto di essere stato quello che ha scritto la buona scuola… Ma io non ho scritto nemmeno una parola e sfido a dimostrare il contrario con degli atti”. Riguardo lo sciopero del 5 maggio, Giuliano ha sostenuto di non aver scioperato perché c’erano i test Invalsi.