Italia-Svezia, il video di De Rossi che chiede di far entrare Insigne

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-11-14

In questo spezzone tratto dalla partita che ha sancito l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali in Russia si vede Daniele De Rossi a colloquio con un uomo dello staff di Ventura, che dice al centrocampista di togliere la giacca per andare a scaldarsi, ma il romanista non la prende affatto bene. Dal labiale ripreso dalla tv sembra …

article-post

In questo spezzone tratto dalla partita che ha sancito l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali in Russia si vede Daniele De Rossi a colloquio con un uomo dello staff di Ventura, che dice al centrocampista di togliere la giacca per andare a scaldarsi, ma il romanista non la prende affatto bene. Dal labiale ripreso dalla tv sembra addirittura che suggerisca il cambio: «Metti Insigne, dobbiamo vincere!».


La Stampa riporta il labiale di De Rossi: «Ma che entro io, dovemo vincere non pareggia’…» e dice che il giocatore ha confermato di aver detto più o meno quello che tutti hanno riportato: «Ma non ce l’avevo con nessuno – ha spiegato alla fine -, dovevamo vincere e ho detto di far entrare Insigne». Al Messaggero De Rossi ha spiegato che più che alle sostituzioni lui si riferiva al riscaldamento: «Le mie proteste? Abbiamo questa abitudine di fare riscaldamento tre alla volta, così poi si cambia a giro. E niente, io dicevo che avremmo dovuto mandare gli attaccanti a riscaldarsi. Forse ho nominato Insigne, ma io sono sempre a disposizione. Chiedo scusa se mi son preso responsabilità non mie». C’è da segnalare che all’andata successe qualcosa di simile: Insigne disse a De Rossi, prima di una sostituzione, che era entrato per giocare nel ruolo di interno di centrocampo:


L’Italia non falliva la qualificazione ai Mondiali dal 1958: all’epoca fu l’Irlanda del Nord a eliminare la squadra degli azzurri zeppa di oriundi come Schiaffino e Ghiggia, che avevano vinto il Mondiale con l’Uruguay in casa del Brasile nel famoso Maracanazo. L’Italia subirà anche una perdita economica per la mancata qualificazione: la più consistente è la sforbiciata al valore dei diritti tv per Russia 2018. Quattro anni fa la Fifa li aveva venduti a Sky e Rai per 180 milioni circa. Quest’anno le stime (l’asta è in corso) prevedevano un prezzo di 175 milioni, «destinati a ridursi a 85 – assicurano fonti di settore – ora che gli azzurri sono rimasti a casa». Comprensibile, visto che 32 dei 60 programmi più visti di sempre sono partite dei Mondiali (49 su 50 se si considerano anche gli Europei).

Potrebbe interessarti anche