«Ora so dove abiti»: la minaccia della polizia a Valerio Lo Muzio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-02

Il personaggio ha successivamente detto a Lo Muzio di non essersi qualificato come poliziotto. E il ministro ieri si è rifiutato di dichiarare chi fossero le persone che lo accompagnavano

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Valerio Lo Muzio, il videomaker di Repubblica che ha immortalato il figlio di Salvini sulla moto d’acqua della polizia, racconta oggi sul quotidiano un dettaglio interessante riguardo quell’incontro:

Io però ho tutto il diritto di essere lì e di registrare la scena, che è di interesse pubblico: il figlio di un ministro che per divertimento sale a bordo di un mezzo della Polizia, guidato da un uomo in divisa che in quel momento rappresenta lo Stato. Quindi ribatto: «Sono un giornalista, sono in un luogo pubblico».

E loro per la prima volta si presentano: «Noi siamo della Polizia». Mi viene intimato di spegnere la telecamera e favorire i documenti. I due si accertano che la telecamera sia spenta e dopo aver fotografato il mio tesserino dell’ordine dei giornalisti e la mia carta di identità mi dicono: «Bene ora sappiamo dove abiti».

figlio salvini moto d'acqua

Come sappiamo, il personaggio ha successivamente detto a Lo Muzio di non essersi qualificato come poliziotto. E il ministro ieri si è rifiutato di dichiarare chi fossero le persone che lo accompagnavano:

Ieri mattina sono andato alla conferenza stampa organizzata da Salvini per fargli delle semplici domande: «Chi erano quegli uomini che senza mostrarmi le loro generalità hanno cercato di fermarmi? Perché mi hanno fermato? Sono uomini della sua scorta o poliziotti? È capitato in passato che qualche suo amico o parente sia salito a bordo di un mezzo della Polizia?».

Purtroppo appena ho provato a fare le domande, Salvini ha alzato la voce, interrompendomi e urlando più volte: «Vada in spiaggia a riprendere i bambini, visto che le piacciono tanto». Allusioni infamanti e provocatorie, ma ho continuato a porgli più volte quelle domande. Che però sono rimaste senza risposta.

Intanto la questura di Ravenna sta istruendo un “procedimento amministrativo” attraverso il quale dovrà verificare il comportamento dei poliziotti tenuto sulla spiaggia di Milano Marittima. In particolare l’inchiesta interna condotta dal questore Rosario Eugenio Russo, servirà a capire se vi siano stati dei comportamenti illegittimi da parte dell’agente che ha fatto salire il figlio del ministro dell’Interno Matteo Salvini sulla moto d’acqua di servizio. E se vi siano state irregolarità da parte dei poliziotti che hanno identificato e tentato di intimidire il giornalista di Repubblica, Valerio Lo Muzio.

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