Tutti gli uomini della Lega nella sanità a Bergamo (dove il Coronavirus ha fatto una strage)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-08

Gianni Barbacetto sul Fatto Quotidiano riprende l’infografica sulle nomine in quota Lega nella sanità in Lombardia (e soprattutto a Bergamo) per spiegarci chi sono i 3 o 4 uomini del Carroccio che devono spiegare la diffusione del Coronavirus dall’ospedale di Bergamo

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Oggi Gianni Barbacetto sul Fatto Quotidiano riprende l’infografica sulle nomine in quota Lega nella sanità in Lombardia (e soprattutto a Bergamo) per spiegarci chi sono i 3 o 4 uomini del Carroccio che devono spiegare la diffusione del Coronavirus dall’ospedale di Bergamo:

I tre sono il direttore generale della Asst Bergamo Est Francesco Locati, il direttore sanitario Roberto Cosentina e il direttore medico Giuseppe Marzulli. Il Fatto Quotidiano ha chiesto ai tre di ricostruire le prime ore del contagio più terribile del Paese, ma non ha avuto risposta. L’Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) Bergamo Est comprende gli ospedali di Seriate, dove ha la sua sede, e di Alzano, Gazzaniga, Piario, Lovere, Trescore Balneario, Sarnico. È feudo leghista, presidiato da Francesco Locati, che ha voluto al suo fianco come direttore sanitario Roberto Cosentina. Il “Presidio 2” della Asst, che comprende l’ospedale di Alzano, ha Marzulli come direttore medico. […]

Alzano raggiunge i 170 contagi, il vicino paese di Nembro supera i 200. Nella provincia di Bergamo i morti sono oltre 2.300. Poi il contagio si estende a Brescia e infine, con esiti disastrosi, a Milano. Locati, Cosentina e Marzulli dovrebbero spiegare che cosa è successo all’ospedale di Alzano tra venerdì 21 e lunedì 24 febbraio. Chi ha deciso di far indossare le mascherine, la notte del 21? Chi ha disposto la chiusura del Pronto soccorso, il 23? Ma poi: chi l’ha fatto riaprire? Chi ha ordinato di proseguire la normale attività il 24? Perché non è stato informato il ministero? Sono stati invece informati i vertici della Regione Lombardia e l’assessore Giulio Gallera? È lui il “più uno”di questa storia: quando e come ha saputo ciò che stava succedendo ad Alzano? Ha avuto contatti con i dirigenti della Asst? Quando è stato informato della situazione il suo braccio destro, il direttore generale della sanità lombarda Luigi Cajazzo?

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La Lega e le nomine negli ATS e negli ospedali lombardi (Il Fatto, 8 aprile 2020)

IL PRIMO RESPONSABILE di questo caos è il direttore generale Francesco Locati.È arrivato al vertice della sua Asst nel gennaio 2016, quando la Regione Lombardia rinnova il rito formigoniano della grande spartizione politica della sanità, con i suoi 19 miliardi di budget la parte più succulenta del bilancio regionale. È poi riconfermato nel 2018. La lottizzazione dei manager sanitari per appartenenza politica viene “confessata”nel 2016, per un errore dell’Arca Lombardia, la centrale acquisti della Regione. Una cartina con i nomi dei prescelti e il simbolo del partito d’appartenenza compare per qualche ora sul sito di Arca e viene mandata via email all’indirizzario della Regione.

Poi la pagina è oscurata e viene inviato una rettifica in cui si spiega che la cartina è “un’artificiosa ricostruzione giornalistica ”. Purtroppo aderente alla realtà: con il governatore leghista Roberto Maroni, nel 2016, i 35 direttori generali sono così spartiti: 13 alla Lega, 11 a Forza Italia, 10 al Ncd, uno a Fratelli d’Italia. Nel 2018, il governatore Attilio Fontana sceglie 24 dirigenti sanitari della Lega, 14 di Forza Italia, due di Fratelli d’Italia. Locati c’è sempre. Ha un rapporto diretto con Matteo Salvini e una relazione forte conRoberto Ane lli , oggi capogruppo della Lega in Consiglio regionale, ma anche –scherzi del destino –ex sindaco e attuale consigliere comunale di Alzano, dove tutto iniziò.

Leggi anche: Perché la Lega voleva salvare con un emendamento i dirigenti della sanità lombarda?

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