Le sanzioni dell’Unione europea alla Russia coinvolgono direttamente Putin (e Lavrov)

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-02-26

Nel documento depositato in Gazzetta Ufficiale il nome di Vladimir Putin appare nell’elenco delle persone oggetto delle sanzioni Ue alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina

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Ci ha messo due giorni, ma alla fine è arrivata dall’Unione europea la “risposta immediata” – come l’aveva definita Ursula von der Leyen – all’invasione della Russia in Ucraina. Una “aggressione militare non provocata, e per questo ingiustificata” che per la presidente della Commissione europea è valsa, tra gli altri, un provvedimento diretto contro Vladimir Putin. Si tratta di un’iniziativa mai intrapresa prima e dal forte valore simbolico: il presidente russo – insieme al suo ministro degli esteri Sergej Lavrov – compare esplicitamente nell’elenco delle persone sanzionate all’interno del documento depositato in Gazzetta ufficiale. Un evento che renderà difficile ricucire i rapporti con il Cremlino dopo la fine della guerra, dovesse Putin essere ancora in carica.
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Le sanzioni dell’Ue alla Russia coinvolgono direttamente Putin

In concreto, le sanzioni personali prevedono un blocco dei beni depositati all’estero dai destinatari della misura. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato che né Putin né Lavrov posseggono conti all’estero. Secondo vari analisti li avrebbero occultati con falsi nomi o società fittizie, e l’obiettivo (più a lungo termine) dell’Ue sarebbe quello di rintracciarli e congelarli. Oltre ai due già citati, i provvedimenti coinvolgono vari altri oligarchi e politici russi, tra cui tutti i membri del Consiglio di sicurezza di e tutti i membri della Duma. Tra questi anche Mikhail Matveev, deputato russo che su Twitter ha chiesto di fermare la guerra: “Votando per il riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e Lugansk ho votato per la pace, non per la guerra. Perché la Russia diventi uno scudo, che faccia in modo che il Donbass non venga bombardato, ma non che Kyiv venga bombardata”.


In attesa di una decisione più largamente condivisa sull’esclusione della Russia dal sistema di pagamenti SWIFT – per la quale l’Italia si è schierata a favore dopo alcuni tentennamenti – sul piano economico l’Ue ha imposto limitazioni di accesso ai mercati comunitari che dovrebbero colpire il 70% del settore bancario russo. Inoltre alle banche Ue sarà vietato accettare depositi da cittadini russi di oltre 100 mila euro e diverse società statali russe avranno il loro accesso ai finanziamenti europei bloccato. Sul piano commerciale scatta il divieto di esportare aerei, parti e attrezzature dall’industria aeronautica e spaziale, le tecnologie di raffinazione per l’industria petrolifera. Dal pacchetto di sanzioni sono state escluse le esportazioni di beni di lusso, mercato particolarmente importante per l’economia italiana.

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