Così l’Occidente intende sanzionare la Russia per l’invasione dell’Ucraina (ma Putin non sembra preoccupato)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-24

L’Unione europea e gli Stati Uniti pronti a prendere severi provvedimenti contro la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina

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Saranno “devastanti”, secondo quanto sostiene Joe Biden, le sanzioni che gli Stati Uniti – dopo un incontro con i vertici del G7 – metteranno in campo contro la Russia. “Dopo aver discusso dell’attacco ingiustificato del presidente Putin all’Ucraina – ha scritto il presidente americano – abbiamo deciso di andare avanti con pacchetti devastanti di sanzioni e altre misure economiche per chiedere conto alla Russia. Siamo con il popolo coraggioso dell’Ucraina”. Tra i provvedimenti annunciati alla camera dei Comuni dal premier britannico Boris Johnson c’è anche la messa la bando della compagnia aerea russa Aeroflot. I media britannici fanno notare come la squadra di calco del Manchester United, che ha una partnership commerciale con la compagnia aerea, questa settimana abbia usato la Titan Airways per volare a Madrid per il match di Champions League contro l’Atletico.

Così l’occidente intende sanzionare la Russia per l’invasione dell’Ucraina (ma Putin non sembra preoccupato)

“Mettiamo sul tavolo del Consiglio Europeo stasera un pacchetto di sanzioni mirate e massicce contro la Russia: sanzioni che limiteranno fortemente l’accesso della Russia sia ai mercati dei capitali che alla tecnologia che è cruciale per l’economia russa”, ha sottolineato il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, intervenendo all’Eurofi a Parigi. Per la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e sanzioni che l’Ue adotterà oggi nei confronti della Russia “sopprimeranno la crescita economica” della Federazione ed “eroderanno gradualmente la base industriale” del Paese. Per ora gli Usa hanno messo al bando due importanti banche russe, vietato a Mosca di finanziare il suo debito sui mercati occidentali, e messo in campo misure mirate contro gli oligarchi. In caso di una ulteriore escalation violenta, Biden si è detto pronto ad arrivare fino all’esclusione della Russia dal sistema Swift di pagamento internazionale, oltre al blocco delle esportazioni tecnologiche. La Germania intanto ha interrotto il progetto del gasdotto Nord Stream 2, mentre l’Unione europea ieri, in coordinamento con Stati Uniti e Gran Bretagna, ha deciso all’unanimità un primo pacchetto “solido” di sanzioni, che prevedono limitazioni agli spostamenti sul suolo comunitario per i 351 membri della Duma – la camera bassa del Parlamento russo. Prese di mira anche le banche che stanno finanziando le operazioni russe o altre operazioni nel Donbass, oltre al blocco agli scambi commerciali tra l’Ue e le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk. Tutto ciò non preoccupa però il Cremlino.

La risposta di Putin alle minacce di sanzioni dell’Occidente

“La Russia resta parte dell’economia mondiale”, ha detto il presidente russo Vladimir Putin in risposta alle sanzioni decise dall’Occidente per l’invasione dell’Ucraina. “Capiamo tutti, voi e io, il mondo in cui viviamo e siamo tutti preparati, in un modo o nell’altro, per quello che sta accadendo in termini di politiche sanzionatorie e di restrizioni”, ha dichiarato Putin rivolgendosi ai rappresentanti delle principali aziende del Paese convocati al Cremlino questo pomeriggio, poche ore dopo l’inizio dell’intervento militare contro l’Ucraina. “Quello che sta accadendo – ha spiegato – è una azione forzata. Ma non ci hanno lasciato la possibilità di fare altrimenti. I rischi per la sicurezza creati erano tali che è stato impossibile rispondere con altri mezzi”. “Certo la situazione geopolitica attuale implica che il mondo degli affari russo dovrà lavorare in condizioni difficili, sulla base di restrizioni di vario tipo, ma vi confermo che non solo lo Stato ma l’intera economia e anche le imprese ha imparato a sopravvivere alle crisi, sin dal 2014. Ho imparato ad adattare il paese alle crisi e di più ho imparato a risolvere i problemi dello sviluppo”, ha affermato, nel corso della riunione, Alexander Shokhin, il capo della confindustria russa chiedendo alle imprese di evitare tagli del livello occupazionale e aumenti dei prezzi precisando tuttavia che “molto dipende dalla velocità e dal successo delle attività del governo” .

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