«Un focolaio di Coronavirus a Saviano dopo il funerale del sindaco»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-11

A venti giorni dalle esequie di Sommese c’è un focolaio di contagio da COVID-19. Ma il vicesindaco smentisce

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“A circa venti giorni dall’affollato funerale del compianto sindaco di Saviano, Carmine Sommese , in città, come ha riportato Il Mattino, è scoppiato un focolaio di contagio da Covid-19. Sono quattordici in totale i cittadini risultati contagiati, tre le famiglie interessate, pare, tutte residenti nella stessa zona. Non è certo che il focolaio sia stato causato dal massiccio assembramento creatosi al funerale del sindaco Sommese, ma c’è una possibilità”. Lo sostiene il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli.

«Un focolaio di Coronavirus a Saviano dopo il funerale del sindaco»

“In ogni caso, questi sono i risultati dell’irresponsabilità: nel picco del contagio, scendere in strada e assembrarsi non poteva portare ad altre conseguenze. E questi contagi, se verrà confermato che derivano da quell’assembramento, li hanno sulla coscienza anche le istituzioni del posto e le locali forze dell’ordine, che hanno permesso il corteo funebre con centinaia di persone al seguito. Bene ha fatto il presidente De Luca a dichiarare, dopo l’accaduto, Saviano zona rossa, o oggi ci ritroveremmo con centinaia di contagi in più. In ogni caso, questa situazione deve essere un monito importante per la fase due: bisogna evitare assolutamente assembramenti, anche intrafamiliari, o il contagio non si fermerà, e avremo nuovi focolai in men che non si dica. Gli incoscienti e gli irresponsabili sono i maggiori alleati del visrus. Siamo molto preoccupati. Anche questa domenica a Napoli e provincia ci sono arrivate centinaia di segnalazioni di assembramenti e persone che giravano senza mascherine”, conclude Borrelli.

funerali saviano

Ma il vice sindaco di Saviano (Napoli), Carmine Addeo, che era presente al funerale e ha consegnato la fascia tricolore alla vedova, smentisce: “I recenti casi di contagio – sottolinea Addeo – riguardano famiglie savianesi, che sfortunatamente sono state esposte al virus per contatti avuti in luoghi e in tempi ben noti, e non certamente in occasione della richiamata vicenda del 18 aprile, a cui nessuno dei contagiati ha personalmente partecipato. Riconosco, come si afferma in qualche esternazione, che l’irresponsabilità è il maggior alleato del virus, ma l’Amministrazione di Saviano si è attivata e si sta attivando proprio in questo senso, ad esempio con l’esecuzione di 210 tamponi già fatti alle persone più esposte, tutti risultati negativi, e con altre iniziative in essere”.

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