Trenord: i treni per i pendolari usati come strumento di propaganda dalla Lega

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-23

Roberto Anelli, capogruppo del Carroccio in Regione Lombardia, e l’onorevole Paolo Grimoldi, deputato leghista e segretario della Lega Lombarda parlano dei nuovi treni Trenord in arrivo prima delle elezioni

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Gianni Barbacetto sul Fatto Quotidiano racconta oggi di un colloquio tra due uomini della Lega che parlano dell’imminente arrivo dei nuovi convogli Trenord, attesi da anni dai pendolari lombardi che subiscono i disagi e i ritardi causati da un parco treni fatto di convogli che sono reperti da museo, alcuni con ben 35 anni di vita.

Trenord: i treni per i pendolari usati come strumento di propaganda dalla Lega

È un dialogo che doveva restare segreto, ma che è finito registrato e che il Fatto ha raccontato: si tratta, spiega il quotidiano, della normale registrazione di tutte le riunioni che viene realizzata al Pirellone nell’aula dei gruppi consiliari della Regione. Gli incauti partecipanti alla riunione non lo sanno o non se ne ricordano e così lasciano traccia della loro intenzione di usare l’arrivo dei treni per fare campagna per la Lega.

I due interlocutori sono Roberto Anelli, capogruppo del Carroccio in Regione Lombardia, e l’onorevole Paolo Grimoldi, deputato leghista e segretario della Lega Lombarda. Il tema trattato è come la Lega può approfittare politicamente dell’arrivo dei nuovi convogli delle Ferrovie Nord.
GRIMOLDI : “Arriverà quando… ’sti cazzo di treni ci sono per davvero?”.
Anelli: “Il problema vero è fare una contro-campagna che poi è in dubbio. Delle difficoltà oggettive ci sono…Facciamo la campagna e i cittadini non ci credono. L’unica campagna che dobbiamo fare è dire: ‘Arriveranno i treni nuovi come vi abbiamo detto. Dovete portar pazienza’”.
Grimoldi:“Sì, ma anche perché da quanti anni è, è da quando c’era Maroni che continuiamo a raccontare: ‘Arriva il treno, arriva il treno’. Aspettiamo che arriva il treno e facciamo festone con i fuochi d’artificio! Scusami, poi ti lascio…”.
A questo punto una voce non riconoscibile dice: “Una contro-campagna . . . ”.
Interviene di nuovo Grimoldi: “Prima delle elezioni regionali arrivano ’sti cavolo di treni nuovi? Gibelli continua a dire…”.

treni pendolari grimoldi anelli

Gibelli è attualmente il presidente del Gruppo Fnm Ferrovie Nord Milano, un uomo della Lega ed ex deputato del Carroccio.

Grimoldi: “Allora! Allora! Secondo me, ne parlavamo venerdì, abbiamo fatto la riunione per le infrastrutture eccetera… C’era anche Gibelli…Invece che iniziare a mettere un treno qua, un treno là, bisognerebbe mettere appena arrivano i treni: qual è la linea…”.
Una voce non riconoscibile aggiunge: “…più sfigata?”.
Grimoldi: “Più frequentata, non più sfigata… Non la più… Non me ne frega un cazzo! Qual è quella con il maggior numero di utenti? Ecco, allora, prendi cinque treni, appena arrivano i primi cinque, e li metti tutti su quella linea dove c’è… che ne so… 300 mila pendolari. Basta! Quando arrivano i treni, il Pd può fare tutti i convegni che vuole… Basta. Dopo di che Gibelli spero che telefoni tutti i giorni là dove stanno facendo i treni per sincerarsi che la condizione sia…”.

“Basta un fuori onda per smentire tutte le balle della Lega, si dovrebbero vergognare! Questo è il modo in cui gestiscono le società regionali, che sono un patrimonio dei lombardi e non una succursale di via Bellerio. A loro dei problemi dei pendolari interessa poco, gli importa solo poter ottenere più voti per il partito di Salvini, anche se questo significa spostare i treni nuovi di Trenord come se fossero i carrarmati di Risiko”, dichiara, in una nota, il consigliere regionale lombardo del Pd Pietro Bussolati. L’intervento di Bussolati è stato fatto in riferimento alla “pubblicazione sul Fatto Quotidiano dei dialoghi del capogruppo della Lega in Regione Roberto Anelli e del segretario della Lega Salvini premier e della Lega Lombarda Paolo Grimoldi in una riunione al Pirellone, nei quali si dimostrano preoccupati delle mobilitazioni del Pd e dichiarano di voler mettere i nuovi treni sulle linee più frequentate anziché quelle più problematiche, per massimizzare l’impatto in termini di consenso per la Lega”. “Un cinismo notevole – afferma il consigliere -, preoccupati come sono delle nostre denunce e mobilitazioni anziché delle condizioni in cui sono costretti a viaggiare i pendolari di alcune linee. Nominano politici come Gibelli a capo di FNM perché vogliono che agisca negli interessi della Lega, non dei pendolari. Questa è la Lega!”.

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