L’impazienza di Toti verso la “sua” coalizione: “O si decide o me ne torno a casa”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-28

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti inizia a spazientirsi verso lo stallo per l’elezione del Presidente della Repubblica: “O si decide o me ne torno a casa”

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Quattro scrutini a vuoto, con il quinto che non promette nulla di diverso, iniziano ad esacerbare gli animi in una fetta di grandi elettori riuniti per le elezioni al Quirinale: tra questi Giovanni Toti, che a Radio Capital dopo l’ennesima fumata nera ha sbuffato: “O si decide domani (oggi, ndr) o me ne torno a casa. Ho da lavorare”. Il presidente della Regione Liguria inizia ad essere insofferente verso i leader del centrodestra, chi segue da vicino le manovre di Salvini riferisce di un clima non semplice durante gli ultimi vertici. Insieme a Lorenzo Cesa dell’Udc, Toti chiede alla coalizione – con “minaccia” di abbandonarla – di estendere la “rosa” di nomi da proporre al centrosinistra anche quello di Pierferdinando Casini, inviso ai sovranisti (soprattutto a Fratelli d’Italia) perché al tempo eletto con il Partito democratico.

L’impazienza di Toti verso la “sua” coalizione: “O si decide o me ne torno a casa”

Tutti vogliono “stringere i tempi”, ma nessuno è disposto a fare un passo verso l’altro. Il centrodestra voterà – non si sa quanto compatto – per la presidente del Senato Casellati. “Noi siamo uniti, dall’altra parte non si capisce, non si capisce se hanno un nome”, dice Giorgia Meloni, che parla di “veti incomprensibili” del centrosinistra. Ma Letta era stato chiaro fin dall’inizio: nessuna candidatura di parte. Maurizio Lupi, leader di Noi per l’Italia al termine del vertice di centrodestra dichiara: “Per noi la Casellati è il candidato più forte, questo non è un braccio di ferro, abbiamo solo indicato una strada, mi auguro che la Casellati possa prendere più voti del centrodestra e poi vediamo”.  Dall’altra parte, secondo quanto apprende Adnkronos da fonti M5S alla Camera, molti eletti 5 Stelle, in questi minuti, stanno chiedendo ai vertici del Movimento di appoggiare la linea dell’astensione oggi in Aula. Non c’è ancora una risposta ufficiale dal vertice interno al Partito democratico ma il messaggio del deputato dem Alessandro Zan è inequivocabile: “Se passa Casellati la legislatura è finita”.

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