Toti, i treni senza distanziamento e l’emergenza COVID-19 che non c’è

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-03

«I dati clinici che fra l’altro raccogliamo noi mi dicono che oggi non c’è alcuna emergenza, e parlo della Liguria ma anche del resto del Paese»

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Secondo Giovanni Toti, fondatore di Cambiamo!, ex Forza Italia e presidente della Regione Liguria, l’ordinanza del governo sul distanziamento nei treni nazionali «non sta in piedi, crea allarme ingiustificato,è sbagliata nel merito e nel merito» perché «Mi sembra che questo governo continui con una strada e una metodologia veramente spiacevole, con un’ordinanza a metà estate che ci riporta alle conferenze stampa notturne senza che vi siano più quelle urgenze di drammaticità»

Ma ci sono esigenze di prevenzione che sono cambiate, i dati del contagio sono in risalita.
«Non ce n’è nessuna e l’ordinanza è arrivata senza alcun confronto in una materia che è palesemente in una materia  concorrente, e francamente questo atteggiamento è inaccettabile. Se questo Paese è ripartito è soprattutto merito delle Regioni che si sono prese le responsabilità di scrivere le linee guida, in una notte drammatica che ancora tutti ricordano».

Vi accusano di sottovalutare la situazione.
«Nessuno sottovaluta ma non si può gridare al lupo al lupo al minimo allarme, in questo momento in Liguria ci sono 20 ricoverati di media intensità di cura e zero persone in terapia intensiva. In questo momento non esiste alcuna allerta a livello clinico e ospedaliero e i numeri dei positivi al Covid dipendono, come ho sentito sostenere anche da Zaia, dalla migliorata capacità di  tracciare i contagi. Francamente in un Paese che sta cercando di rialzare la testa non si possono fare dei passi indietro in modo affrettato, unilaterale e allarmistico».

giovanni toti emergenza covid

Però l’ordinanza del governo ha alle spalle le raccomandazioni del Cts.
«Ma il Cts fa il suo mestiere,etalvolta credo debba anche ribadire la sua esistenza  in vita, la politica ne fa un altro, che è quello di trovare una mediazione fra le esigenze di controllo del virus e quella altrettanto importante di riportare il Paese alla normalità, direi che tra contagiati e crollo del Pil la politica debba fare una mediazione, non possiamo essere governati dal Cts».

Quindi lei non fa nessun passo indietro?
«Non ci penso nemmeno, i dati clinici che fra l’altro raccogliamo noi mi dicono che oggi non c’è alcuna emergenza, e parlo della Liguria ma anche del resto del Paese. Nessuno sta dicendo che il Covid non esiste più, non facciamo confusione con il negazionismo, ma bisogna anche tenere conto dell’emergenza senza precedenti sociale ed economica».

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