Toninelli e i 180 milioni per le buche di Roma spariti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-01

Il ministro dei trasporti aveva fatto stanziare soldi per l’asfalto della Capitale nella manovra. Ma i tecnici del MEF hanno cancellato il finanziamento

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180 milioni per riparare in tre anni le buche di Roma (questo sì, un vero “piano Marshall”) sono stati cancellati dalla manovra finanziaria del governo. I tecnici del ministero dell’Economia, non a caso odiati dal MoVimento 5 Stelle come il caso Garofoli conferma, hanno rifiutato lo stanziamento sbattendo la porta in faccia sia a Virginia Raggi che a Danilo Toninelli, ministro dei Trasporti, che all’interno del governo si era fatto carico di presentare la richiesta al Mef nella quale si prevedeva «l’erogazione diretta a Roma capitale di 60 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, in considerazione della particolare autonomia e del ruolo di Roma capitale, a fronte di una situazione manutentiva della viabilità della città che soffre di decenni di mancati interventi». Della storia parla oggi Mauro Favale su Repubblica:

Nonostante l’accorato appello, però, soldi per le buche di Roma, da parte del governo, non ce ne sono, con i fondi impegnati per lo più sul reddito di cittadinanza o sulla quota 100 per le pensioni. E così, la capitale (e la Raggi) restano all’asciutto nonostante il “tour” dei ministeri portato avanti nei mesi scorsi dalla sindaca che sperava in un aiuto un po’ più concreto da parte dell’esecutivo “amico”. «Il governo ha iniziato a staccare la spina alla Raggi ben prima del 10 novembre», attacca il capogruppo Pd Giulio Pelonzi.

E così la prima cittadina si appresta ad affrontare la sua settimana più delicata senza poter sbandierare lo stanziamento che avrebbe rappresentato un bel rilancio in caso di verdetto favorevole nel processo che la vede imputata per falso. «Dimissioni in caso di condanna? Ne riparliamo la settimana prossima», ha risposto Raggi in un’intervista a PiazzaPulita che andrà in onda stasera. «Io sono molto serena», ha aggiunto commentando con un certo piglio le dichiarazioni degli ultimi giorni della Lega che sembra aver iniziato la sua “marcia su Roma”: «Penso che la Lega può iniziare a fare la campagna elettorale tra tre anni. E nel frattempo noi continuiamo a lavorare».

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