TFS: al via l’anticipo della liquidazione per i lavoratori statali

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-30

Come funzionerà la nuova procedura? Innanzitutto sarà necessario chiedere, con modalità che verranno messe a punto a breve, all’ente erogatore del Tfs (di solito l’Inps) la certificazione del diritto all’anticipazione

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L’anticipo del Tfs, il Trattamento di fine servizio, ovvero la liquidazione che spetta ai dipendenti pubblici al momento della pensione, è pronto a partire. Il Messaggero scrive che dopo un lungo procedimento durato più di un anno e mezzo, il provvedimento che consentirà di dare il via all’operazione è arrivato in porto. Il decreto ministeriale che assorbe la ratifica dell’accordo quadro con l’Associazione bancaria italiana (Abi) è stato infatti appena registrato dalla Corte dei Conti e a breve il testo sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale.

In un post pubblicato su Facebook il ministro della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone ha scritto che «il decreto è già operativo e la procedura giuridica formalmente conclusa». A giorni sarà quindi disponibile sul sito del dipartimento della Funzione pubblica la piattaforma per avviare le operazioni di richiesta dell’anticipo del Tfs, che saranno poi le banche a erogare a un tasso calmierato.

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I dati degli statali (Il Messaggero, 30 agosto 2020)

Come funzionerà la nuova procedura? Innanzitutto sarà necessario chiedere, con modalità che verranno messe a punto a breve, all’ente erogatore del Tfs (di solito l’Inps) la certificazione del diritto all’anticipazione.

L’istituto, entro 90 giorni dalla ricezione della domanda, se ci sono i requisiti, rilascia l’ok e l’ammontare complessivo della liquidazione. Si potrà chiedere fino a un massimo di 45mila euro. Con la certificazione in mano sarà quindi possibile andare in banca e presentare la domanda per avere l’anticipo. Alla richiesta sarà necessario allegare anche il numero di conto corrente sul quale accreditare i soldi e la dichiarazione sullo stato di famiglia (nel caso di separazione o divorzio con l’indicazione dell’eventuale importo dell’assegno previsto per l’ex coniuge).

La banca, una volta ricevuta la richiesta, dovrà comunicarla all’ente che paga la liquidazione e dopo il via libera definitivo dell’istituto (che ha tempo 30 giorni per rispondere) accrediterà l’importo sul conto indicato. Il tasso di interesse con cui verrà erogato dalle banche l’anticipo del Tfs è di poco superiore all’1%. Il provvedimento fissa infatti un massimo al Rendistato (il rendimento di un paniere di titoli di Stato) incrementato di 40 centesimi. A luglio la quotazione è stata dello 0,8% per cui il tasso con cui le banche anticiperanno la liquidazione sarà intorno all’1,2%.

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