L’anticipo bancario per il TFS in arrivo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-08

Quando un dipendente pubblico va in pensione deve normalmente aspettare alcuni anni prima di poter incassare integralmente la propria liquidazione. L’attesa è ancora più lunga per chi lascia il lavoro con Quota 100, perché per loro il momento del diritto al Tfs corrisponde a quello in cui avrebbero conseguito la pensione (di vecchiaia o anticipata) con le regole precedenti, quelle della legge Fornero

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Sembra ormai in dirittura d’arrivo il provvedimento che consentirà l’anticipo del Tfs, il Trattamento di fine servizio, la liquidazione che spetta ai dipendenti pubblici in pensione. Il Messaggero spiega oggi che lo sblocco è vicino:

Quando un dipendente pubblico va in pensione deve normalmente aspettare alcuni anni prima di poter incassare integralmente la propria liquidazione. L’attesa è ancora più lunga per chi lascia il lavoro con Quota 100, perché per loro il momento del diritto al Tfs corrisponde a quello in cui avrebbero conseguito la pensione (di vecchiaia o anticipata) con le regole precedenti, quelle della legge Fornero. Per tutti, la legge prevede un ritardo di 12 mesi rispetto alla cessazione del servizio, che diventano 24 in casi come le dimissioni o il licenziamento. Altri tre mesi possono trascorrere prima che scatti il diritto agli interessi legali. A questo punto però il trattamento arriva solo se non supera i 50 mila euro; altrimenti bisogna aspettare un altro anno per la quota tra 50 mila e 100 mila euro e ancora un anno in più per quella che eventualmente supera i 100 mila.

Da qui la decisione di varare il canale di anticipo bancario, inizialmente limitato a un importo di 45 mila  euro. L’anticipo è stato previstodal cosiddetto Decretone d’inizio 2019, il provvedimento del governo Lega-5 stelle cpon cui sono state varati anche Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Per dare attuazione alla norma serviva però un altro decreto attuativo, che ora sembra in arrivo: a breve quindi l’Inps dovrebbe essere finalmente in grado di ricevere le domande e gli anticipi potranno partire. Quanto al tasso di interesse con cui verrà erogato il Tfs, il provvedimento fissava un massimo al Rendistato (il rendimento di un paniere di titoli di Stato) incrementato di 40 centesimi. A luglio il Rendistato è stato pari a 0,8% per cui il tasso dovrebbe essere poco sopra l’1%.

tfs statali
Infografica da: Infoprevidenza.it

 

«So che è passato molto tempo dall’emanazione del decreto, circa 3 mesi, e so che molti di voi si  aspettavano, giustamente, tempipiù brevi – ha ricordato ancora Dadone in un post pubblicato su Facebook -.Ma, come ben sapete, avendone seguito l’iter, si è trattato di un passaggio molto lungo e  complicato, il cui perfezionamento ha coinvolto tre ministeri(Lavoro, Mef e Funzione pubblica) oltre naturalmente all’Abi e all’Inps».

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