La terza persona nel rogo dell’auto di Maria Corazza e Domenico Raco a Torvaianica

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-16

I carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati battono due piste: il delitto passionale e l’omicidio-suicidio. C’è una pista che porta in Calabria

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Maurizio Di Natale, tra i principali sospettati per la morte di Maria Corazza (48 anni) e di Domenico Raco (39 anni) trovati in una Ford Fiesta data alle fiamme a Torvaianica, ha un alibi di ferro.

La terza persona nel rogo dell’auto di Maria Corazza e Domenico Raco a Torvaianica

Il compagno di Maria Corazza è stato sentito per dodici ore consecutive dai carabinieri di Torvaianica. Il pubblico ministero Giuseppe Travaglini ha effettuato i riscontri sugli orari e sulle persone che l’uomo ha incontrato (due colleghi-amici e un cliente) prima di andare a Frosinone nei momenti in cui l’auto bruciava, e per ora tutto coincide. L’uomo ha raggiunto una carrozzeria dove aveva appuntamento per discutere la vendita di una partita di vernici e coloranti: non ha mentito, nomi, orari, luoghi coincidono.

torvaianica

I carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati battono due piste: il delitto passionale e l’omicidio-suicidio. Per quest’ultima ipotesi dirimenti saranno le autopsie sui corpi che saranno svolte domani al Policlinico di Tor Vergata. Ad avvalorare la prima ipotesi entrano in gioco la vita di Raco e la condizione della coppia Corazza-Di Natale. Spiega oggi Il Messaggero:

Il primo, soprannominato il “calabrese” per via delle sue origini, è un uomo aitante, a cui piacevano le donne e a cui, soprattutto, piaceva gongolarsi per quell’effetto che in esse suscitava. Difficile stabile le relazioni reali o presunte che aveva collezionato in questi anni in cui dalla Calabria si era stabilizzato a Torvaianica. Non ci sono prove che avesse una relazione con la vittima ma non sono emersi, al momento, elementi che possano smentirla

Non è esclusone anche cheRaco avesse guardato la donna “sbagliata” o fatto un torto a qualcuno in una zona della provincia di Roma dove solo dieci giorni fa un’ingente operazione dei Ros coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia ha portato all’arresto di 31 persone appartenenti al clan Fragalà e che dunque abbia poi pagato con la vita un affronto inaccettabile. Cosa c’entrerebbe la Corazza? Si potrebbe essere trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Oppure, ancora: la tragedia si potrebbe essere consumata perché qualcuno scoprendo la relazione tra Raco e la Corazza avrebbe voluto punirli.

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