Terremoto Ischia, il CNR: rischio sciame sismico

“Sciame sismico? Si, ci potrebbero essere nuove scosse nelle settimane a venire. La profondità di 5 km, però, farà in modo che la zona di danneggiamento sia molto limitata”, ha detto oggi Paolo Messina, direttore Igag-Cnr, su Sky TG 24. “Ischia è una zona ad alto rischio sismico con un vulcano ancora non spento che può fare manifestazioni vulcaniche. Eppure si continua a costruire con criteri non antisismici. Questo è un fatto molto grave. La situazione sta fuggendo di mano: è vero che ci sono abitazioni antiche nei centri storici, costruite quando non c’era ancora la normativa antisismica ma è grave che vengano costruite case nuove abusive in modo ‘fai da te'”.

I rari terremoti che avvengono sotto i vulcani, come quello di Ischia, sono più difficili da studiare rispetto ai terremoto tettonici, che sono decisamente più numerosi e molto più noti. “Una caratteristica comune a tutti è di essere molto più superficiali, al punto da superare molto difficilmente la profondità di cinque chilometri”, ha detto all’ANSA il sismologo Gianluca Valensise, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanolgia (Ingv). “Questo – ha proseguito – accade perché al di sotto di cinque chilometri la crosta diventa troppo calda per generare una rottura”. Il fatto che i terremoti che avvengono sotto i vulcani siano superficiali spiega anche perché si risentano maggiormente. Spesso, ha proseguito, non è semplice studiare i terremoti vulcanici perché le stazioni di rilevamento possono essere distanti alcuni chilometri e di conseguenza questo richiede un’analisi più complessa rispetto a quanto avviene nel caso dei terremoti tettonici.