Ma Teresa Bellanova ha intenzione di dire qualcosa sulla canapa legale prima o poi?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-12-17

Mentre Salvini e compagni festeggiano per aver fermato “lo Stato spacciatore” il Governo e il ministro competente sulla materia tacciono. C’è qualcuno che ha il coraggio di difendere i lavoratori della filiera della canapa legale?

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La Lega e Fratelli d’Italia esultano per lo stop all’emendamento sulla canapa legale. Va però sottolineato anche il silenzio del governo, che qualche settimana fa in Commissione Bilancio al Senato aveva fatto ritirare un emendamento analogo. Perché ieri la ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova non ha detto una parola. Né ha detto qualcosa nei giorni e nelle settimane precedenti. Eppure gli agricoltori del settore si sarebbero aspettati che la “loro” ministra prendesse le difese di chi viene giustamente considerato uno spacciatore solo perché coltiva una pianta simile a quella usata per produrre la marijuana.

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Molti di loro sono andati sulla pagina Facebook della ministra Bellanova a chiedere che “si dia una mossa” per scrivere un decreto che potrebbe salvare centinaia di aziende e migliaia di famiglie. I produttori di canapa si sentono traditi e soprattutto ingiustamente criminalizzati, ma fino ad ora la ministra di Italia Viva non ha detto nulla sulla cannabis legale. Ci sono oltre diecimila persone che lavorano – legalmente in base alla legge 242/2016 – nel comparto della canapa industriale.

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Alcuni hanno aperto partite IVA agricole per coltivare la pianta, altri hanno messo in piedi aziende per la trasformazione, la distribuzione e la vendita dei prodotti (che principalmente riguardano la produzione di cosmetici, alimenti e bioedilizia). Ad inizio ottobre la ministra Teresa Bellanova – intervenendo a Futura, la scuola di formazione politica di Italia Viva – aveva dichiarato di aver dato mandato ai tecnici del Ministero di predisporre la redazione di un dossier perché voleva “avere chiaro il quadro” sulla canapa industriale. Quanto ci vorrà ancora prima che dal Ministero arrivi una parola sulla canapa legale?

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