Il dossier della Lega sulla TAV

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-29

Il Carroccio va alla guerra con Toninelli: il no arriverebbe a costare fino a 24 miliardi

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C’è un dossier della Lega sulla TAV che dice che se l’Alta Velocità venisse sospesa l’Italia dovrebbe pagare un conto di 24 miliardi. La Stampa fa oggi sapere che il dossier consegnato a Salvini aggrega una serie di documenti ufficiali redatti da Telt, la società italo-francese costituita per realizzare l’opera, e dall’Osservatorio, la struttura creata dalla presidenza del Consiglio nel 2005. Sono i numeri che l’anima M5S del governo spera di veder smentiti dall’analisi costi-benefici del professor Ponti. A firmarlo i professori della Bocconi Roberto Zucchetti e Lanfranco Senn e di Andrea Boitani della Cattolica di Milano.

Si concentrano su tre aspetti: i benefici della Tav, i costi diretti di un dietrofront italiano e quelli indiretti. Come prima cosa, il dossier leghista smentisce il ministro delle Infrastrutture quando quantifica in 20 miliardi i costi dell’opera. Il tunnel vale 8,6 miliardi, l’intera realizzazione non più di 14, di cui 4,6 a carico dell’Italia. I 20 miliardi di Toninelli sono distanti anni luce, così come il mantra secondo cui la Torino-Lione sarebbe uno spreco.

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Il dossier della Lega sulla TAV (La Stampa, 29 gennaio 2019)

Il documento in mano a Salvini fa sue le cifre fornite dall’ex commissario di governo Paolo Foietta – il tecnico che Toninelli non ha mai voluto ricevere e cui augurava una serena pensione – durante l’ultima audizione alla Camera, due settimane fa: la galleria in Valsusa è l’opera meno costosa tra quelle programmate dall’Italia (Verona-Monaco, Napoli-Bari, Terzo Valico) e i suoi 86 milioni a chilometro sono perfettamente in linea con i costi degli altri tunnel alpini.

Il conto finale di un no alla Tav, come rivelato da uno studio commissionato nel 2014 da Ltf (oggi diventata Telt) al Centro di Economia regionale, dei trasporti e del turismo della Bocconi, è di 20,3 miliardi. Poi ci sono gli effetti negativi immediati, che lo studio quantifica in una cifra che oscilla tra 2,9 e 4,2 miliardi, per un totale finale di 24.

Leggi sull’argomento: No all’autorizzazione a procedere: la lettera di Salvini al Corriere

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