Tav Brescia-Padova, l’ok grillino e il no del’analisi costi-benefici

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-04

Via libera anche se bocciata dall’analisi costi-benefici. Toninelli: “Costa troppo fermarla”

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Danilo Toninelli ha dato l’ok alla Tav Brescia-Padova nonostante il parere negativo dell’analisi costi-benefici. “È un’opera che ha mosso i primi passi 30 anni fa e che costa troppo fermare”, ha detto il ministro sorvolando che la situazione è molto simile a quella della TAV in Val di Susa. Dario Balotta, presidente dell’Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni e Trasporti, sul Fatto critica la decisione dell’esecutivo:

L’analisi è molto negativa: la realizzazione dell’opera comporta una perdita netta di 2,4 miliardi.Un pessimo impiego delle risorse,al 100per cento pubbliche. La relazione giuridica indica invece per i costi di recesso e contenzioso una possibile forbice compresa tra 0 (scenario ottimistico) e 1,2 miliardi. Dunque,anche considerando lo scenario pessimistico il saldo rimarrebbe fortemente negativo.

Perché allora il ministero dà via libera? General contractor dell’opera è il consorzio Cepav 2 (Saipem 59%, Pizzarotti 20,5% e Maltauro 20,5%) cui erano stati assegnati i lavori nel 1991. Un’assegnazione senza gara, come per le altre tratte Tav italiane, a consorzi privati e pubblici, che hanno resto l’alta velocità ferroviaria italiana la più costosa d’Europa. Saipem è controllata dalla Cassa Depositi e Prestiti, quindi una controllata del Tesoro dovrebbe fare causa al governo italiano.

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Il tratto di TAV Brescia-Verona-Padova (Il Sole 24 Ore, 3 agosto 2018)

E quindi il governo gialloverde torna a tradire i principi grillini, in attesa dell’ok all’altra TAV:

È difficile pensare che chi ha ricevuto una commessa senza gara possa imporre penali in caso di cambio di progetto ma non di cancellazione dell’opera. Sarebbe ridicolo che Saipem controllata dalla Cassa Depositi e Prestiti ingaggi una vertenza contrattuale con Rfi controllata a sua volta dal Tesoro. Il progetto attuale ha anche rilevanti e dannosi impatti ambientali, anche se Toninelli ha detto che dovranno essere ottemperate le 300 osservazioni che fanno capo al recente O ss e rv at o ri o ambientale. Andrebbe aperto un dibattito sulla base dello studio costi-benefici, che ricorda che questa costosissima opera, al contrario dellaTorino-Lione, sarà tutta a carico dei contribuenti italiani.

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