Tasse: la scadenza del 20 luglio e l’ipotesi proroga a settembre

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-14

La giornata del 20 luglio si presenta come una sorta di «bollino rosso» del fisco: una particolare concentrazione di adempimenti che vanno dal pagamento del diritto annuale alla Camera di Commercio, all’imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse nel 2° trimestre per importi superiori a mille euro. E poi versamento di imposte e contributi previdenziali e assistenziali

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Il 20 luglio scade il termine per la dichiarazione dei redditi e per determinare gli  importi dei versamenti dei saldi 2019 e dei primi acconti 2020 relativi alle imposte sui redditi e all’Irap. Stessa scadenza anche per il versamento delle imposte e dei contributi previdenziali e assistenziali sulla base  della dichiarazione dei redditi per titolari di partita Iva 2 e soci di società. Per questo, spiega oggi il Corriere della Sera, c’è chi chiede una proroga a settembre:

In realtà il Dpcm di giugno aveva già disposto un rinvio al 20 luglio del versamento di imposte e contributi relativi alle dichiarazioni fiscali peri titolari di partita iva. Ma potrebbe non bastare. A sostenerlo a gran voce sono i commercialisti italiani che hanno deciso di scrivere una lettera aperta al premier Conte e al ministro dell’Economia Gualtieri. «Essendo ormai imminente la scadenza del prossimo 20 luglio — ricorda Massimo Miani, presidente dei commercialisti — si rinnova come urgente priorità di tutti gli oltre 118 mila iscritti al nostro Ordine professionale la richiesta di proroga al 30 settembre del termine per i versamenti relativi alle dichiarazioni dei redditi e dell’Irap 2020. Una proroga che peraltro è necessario disporre o annunciare ufficialmente con il massimo anticipo possibile rispetto alla data del 20 luglio, risolvendosi altrimenti in un ingiustificato “premio” a vantaggio dei contribuenti meno rispettosi delle scadenze».

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Tasse: la scadenza del 20 luglio (Corriere della Sera, 14 luglio 2020)

La giornata del 20 luglio,  infatti, si presenta come una sorta di «bollino rosso» del fisco: una particolare concentrazione di adempimenti che vanno dal pagamento del diritto annuale alla Camera di Commercio, all’imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse nel 2° trimestre per importi superiori a mille euro. E poi versamento di imposte e contributi previdenziali e assistenziali sulla base della dichiarazione dei redditi per titolari di partita iva e soci di società. Il tutto senza dimenticare che il 31 luglio si conclude con il botto: presentazione del modello per il rimborsi Iva trimestrale e quello per le operazioni effettuate con l’estero.

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