La tassa su Gratta e Vinci, slot e Superenalotto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-01

La manovra per il 2020 stabilisce un’imposta dell’1,8% sulle vincite inferiori a 500 euro sul Superenalotto, Superstar, sui biglietti del Gratta e vinci e le giocate alle slot machine

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Nella legge di bilancio 2020 ci sarà una tassa sulle minivincite ai giochi, finora escluse dal prelievo fiscale. La manovra per il 2020 stabilisce infatti un’imposta dell’1,8% sulle vincite inferiori a 500 euro sul Superenalotto, Superstar, sui biglietti del Gratta e vinci e le giocate alle slot machine. La tassa, che frutterebbe 60 centesimi allo Stato su ogni 50 euro vinti, dovrebbe scendere all’1,3% nel 2021. La manovra già inaspriva le tasse sulla fortuna esistenti. Il prelievo fiscale sulle vincite oltre i 500 euro, a partire da maggio del prossimo anno, è destinato a salire dal 12 al 15% del premio incassato. Secondo quanto spiega l’agenzia specializzata Agipronews, dal primo maggio 2020 le vincite fino a 500 euro saranno tassate dell’1,8%, per scendere poi all’1,3% dal primo gennaio 2021. A partire dal primo maggio 2020, stabilisce la norma allo studio del Governo, le vincite oltre i 500 euro alle Videolotterie saranno tassate al 15%. Confermato inoltre l’aumento della tassa sulla fortuna al 15% per le vincite a SuperEnalotto, Winforlife e Gratta e vinci, ma la data di decorrenza viene anticipata al primo marzo 2020.

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Arrivano risorse per potenziare la ricerca di universita’, enti e istituti di ricerca pubblici e privati. 5 milioni di euro per il 2020, 100 milioni per il 2021 e 200 milioni a decorrere dall’anno 2022, da iscrivere su apposito fondo dello stato di previsione del ministero dell’Istruzione. Per monitorare e coordinare le attivita’ nasce l’Agenzia Nazionale per la Ricerca. E’ quanto emerge dall’ultima bozza della legge di bilancio. Arrivano poi 30 milioni in piu’, a decorrere dal 2020, da destinare al fondo unico nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici. Le risorse sono legate alla costituzione di nuove posizioni organizzative del personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche ed educative statali. Per il potenziamento della qualificazione dei docenti, in materia d’inclusione scolastica, ci sono 11 milioni per ciascun anno a decorrere dal 2020 mentre per sostenere le scuole che “operano in contesti socio-economici svantaggiati” c’e’ un incremento di 15 milioni nel 2020 e di 20 milioni per ciascun anno a decorrere dal 2021. Infine, per favorire l’innovazione digitale nella didattica, e’ autorizzata una spesa ulteriore di 2 milioni per ciascun anno dal 2020. Ci sono poi 16 milioni per ciascun anno a decorrere dal 2020 per promuovere il diritto allo studio universitario.

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