Economia
La tassa su chi “specula” sui BTP
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-10-01
Allo studio c’è un aumento della tassazione delle plusvalenze della vendita di obbligazioni con vita residua oltre i 10 anni fissata al 26% anziché al 12,5%. Per gli strumenti derivati, alle vendite allo scoperto di titoli di Stato sarà invece applicata una tassazione massima dello 0,5% sul valore del contratto
MF – Milano Finanza scrive oggi che tra le norme in procinto di entrare nel collegato fiscale alla manovra ci sarà anche una tassa contro la “speculazione” sui BTP, messa punto da Mario Turco, attuale sottosegretario alla programmazione economica e agli investimenti.
La tassa su chi “specula” sui BTP
Secondo il quotidiano allo studio c’è un aumento della tassazione delle plusvalenze della vendita di obbligazioni con vita residua oltre i 10 anni fissata al 26% anziché al 12,5%. Per gli strumenti derivati, alle vendite allo scoperto di titoli di Stato sarà invece applicata una tassazione massima dello 0,5% sul valore del contratto.
La proposta intende essere un’estensione della tassazione sulle transazioni finanziarie introdotta dal governo Monti e sarà applicata a tutti i soggetti operanti, quindi anche fondi pensione e fondi comuni, non soltanto per le azioni ma anche per obbligazioni e altri strumenti. Turco si attende entrate fiscali per almeno 2 miliardi, ma il precedente montiano richiama alla cautela, l’asticella si ferma ad appena 300 milioni l’anno.
Rispetto alla Tobin tax attuale l’aliquota passa dallo 0,2% a un massimo dello 0,003% sul valore della transazione d’acquisto, con una tassazione maggiore per gli istituzionali. L’aliquota sarà dimezzata per trasferimenti sui mercati regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione. Previsti scaglioni anche per le operazioni in vendita, ma non si potrà superare lo 0,2% del valore dell’operazione.
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