Economia
Taglio del cuneo fiscale a luglio: 1500 euro annui in più per i lavoratori
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-10-01
Tetto a 26mila euro di reddito con un vantaggio fiscale che a regime potrà arrivare fino a 1.500 euro annui. Le misure in un ddl collegato alla manovra
Il taglio del cuneo fiscale arriverà solo a luglio e porterà nelle tasche dei lavoratori 1500 euro in più all’anno. Il Sole 24 Ore spiega oggi che nel 2020 l’impegno aggiuntivo è valutato in 0,15 punti percentuali di Pil, circa 2,7 miliardi, che nel 2021 saliranno a 0,3 punti di Pil, pari a 5,4 miliardi. Il tetto è a 26mila euro.
Nell’ultimissima bozza di Nadef, approvata ieri sera dal governo, sono emersi nuovi dettagli al capitolo occupazione, a cominciare dalla riduzione delle tasse sul lavoro. Che si farà, ma scatterà a metà 2020, per far quadrare i conti della manovra. La copertura economica sarà assicurata dalla legge di Bilancio, ma il contenuto della misura sarà dettagliato in uno dei 23 disegni di legge collegati alla manovra, richiedendo così un supplemento di istruttoria. Ancora infatti il governo non ha deciso quale meccanismo utilizzare; due sono le ipotesi al momento più gettonate.
Il credito d’imposta produrrebbe un vantaggio fiscale ai lavoratori concentrato su una mensilità, quella di luglio, quando a regime si stima un beneficio fino a 1.500 euro annui, con un impatto progressivo a seconda delle fasce di reddito coinvolte dall’intervento. Mentre con la detrazione si avrebbe un vantaggio fiscale spalmato ogni mese in busta paga. In aggiunta al taglio del cuneo saranno mantenuti gli 80 euro del bonus Renzi, che riguardano la stessa platea fino a 26mila euro di reddito, con l’eccezione degli incapienti (i tecnici del Mef e del ministero del Lavoro stanno studiando come includerli nell’operazione del taglio delle tasse sul lavoro).
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