Taglio del cuneo fiscale, come cambiano le buste paga degli impiegati pubblici

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-25

Nel comparto più numeroso, la scuola, con oltre 1,1 milioni di dipendenti tra professori e personale tecnico-amministrativo, che hanno una retribuzione media annuale di 28.440 euro, pari ad un reddito medio annuale di 25.937 euro, il taglio del cuneo fiscale porta ad un incremento netto delle retribuzioni di 440,95 euro da luglio a dicembre

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Per oltre 3,1 milioni di dipendenti pubblici l’operazione del taglio del cuneo fiscale in vigore da luglio produrrà un incremento del netto in busta paga che nel 2020 oscillerà da un picco massimo di 100 euro medi mensili per i ministeriali ad un picco minimo di 5,79 euro per i i dipendenti amministrativi del comparto università. Lo scrive oggi Il Sole 24 Ore, che spiega che la misura interessa direttamente non solo i lavoratori dipendenti del privato (in primis operai e impiegati), ma anche la stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici con redditi annui fino a 40mila euro.

Restano fuori in meno di 100mila persone nella Pa: magistratura, presidenza del consiglio, carriere diplomatiche e prefettizie, Authority, dirigenza. Dal 1° luglio, come detto, il bonus Renzi di 80 euro aumenta a 100 euro netti mensili per chi ha un reddito annuo fino a 26.600 euro lordi. Chi, invece, percepisce un reddito da 26.600 euro a 28mila, finora escluso dunque dal bonus Irpef, beneficerà per la prima volta di un incremento di 100 euro al mese in busta paga. Oltre questa soglia, l’importo del beneficio continua a decrescere.

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Taglio del cuneo fiscale e pubblica amministrazione (Il Sole 24 Ore, 25 gennaio 2020)

La platea dei beneficiari, tra lavoratori dipendenti privati e pubblici, aumenta di 4,3 milioni, passando da 11,7 milioni che percepiscono il bonus Renzi a 16 milioni di lavoratori. Vediamo, nel dettaglio, l’impatto sulla pubblica amministrazione, con la rielaborazione dei dati del conto annuale della Ragioneria generale dello Stato da parte dello studio De Fusco&Partners. «Sono poco più di 3 milioni i lavoratori del settore pubblico che potranno beneficiare della riduzione del cuneo fiscale per il 2020 – spiega Enzo De Fusco, consulente del lavoro e docente all’Università Roma 3 – . Gli esclusi, invece, sono solo 100mila. Quindi nel settore pubblico i destinatari sono quasi la totalità. Però solo 149mila lo prenderanno in misura piena di 100 euro al mese per 6 mesi nel 2020. In media, invece, i lavoratori di questo settore avranno un bonus di 73 euro».

Nel comparto più numeroso, la scuola, con oltre 1,1 milioni di dipendenti tra professori e personale tecnico-amministrativo, che hanno una retribuzione media annuale di 28.440 euro, pari ad un reddito medio annuale di 25.937 euro, il taglio del cuneo fiscale porta ad un incremento netto delle retribuzioni di 440,95 euro da luglio a dicembre, pari ad un incremento mensile di 73,49 euro, che corrisponde ad una variazione del netto del 2,12%.

Leggi anche: Il taglio del cuneo fiscale dal primo luglio

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