Economia
La proposta di tagliare il reddito per tappare il buco nei conti
neXtQuotidiano 30/05/2019
La maggioranza sta pensando di tagliare i fondi del reddito di cittadinanza per tappare il buco nei conti evidenziato dalla lettera dell’Unione Europea
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Alessandro Barbera su La Stampa cita oggi una fonte leghista per segnalare che la maggioranza sta pensando di tagliare i fondi del reddito di cittadinanza per tappare il buco nei conti evidenziato dalla lettera dell’Unione Europea:
Se il governo sopravvivrà, la Lega – con il sostegno di Tria ha tutto l’interesse a far valere i mutati equilibri post-elettorali. Salvini vuole ad ogni costo una riduzione della pressione fiscale. Difficile immaginare che ce ne saranno i margini, a meno di fare scelte molto coraggiose. Ieri se ne è parlato in un vertice al Viminale della squadra economica del Carroccio. C’erano Claudio Borghi, Armando Siri, oltre ai sottosegretari e ai viceministri di Tesoro e ministero del Lavoro, Massimo Garavaglia, Massimo Bitonci e Claudio Durigon.
Tria ha già detto in pubblico che una delle possibili soluzioni è l’abolizione del bonus Renzi da ottanta euro, il quale si trasformerebbe in una detrazione fiscale: l’obiettivo vero – ma che verrà negato fino all’ultimo – è ridurne i costi. Un esponente leghista che chiede di non essere citato dice molto di più: «Se sarà necessario rivedremo anche i costi del reddito di cittadinanza, riportando la misura a qualcosa di più simile al Reddito di inclusione». Il capovolgimento dei rapporti di forza all’interno della maggioranza potrebbe essere fatale al governo, o forse no.
Tutto dipenderà dalla capacità dei Cinque Stelle di reggerlo. Di certo la linea economica del governo cambierà di segno. Basti qui un aneddoto significativo: nei palazzi in questi giorni si narra di un certo fastidio leghista dopo l’annuncio del presidente dell’Inps Pasquale Tridico voluto in quella poltrona da Luigi Di Maio – di portare camper in giro per le periferie e così spingere la gente a fare domanda per il reddito. «Se non partono è meglio…».
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