Il superbonus 110%, gli immobili storici e i condizionatori

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-15

Il Superbonus 110% si applica anche per gli interventi di efficientamento energetico per così dire minori, ai palazzi sottoposti ai vincoli previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42) e a quelli “bloccati” da regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali

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Il Superbonus 110% si applica anche per gli interventi di efficientamento energetico per così dire minori, ai palazzi sottoposti ai vincoli previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42) e a quelli “bloccati” da regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali. Si pensi al cappotto termico vietato su alcuni palazzi storici, oppure al divieto di installare schermature solari, o pannelli fotovoltaici, ecc. Il Messaggero spiega oggi che in questi casi «la detrazione si applica comunque a tutti gli interventi di efficientamento energetico, anche se non eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi di cui al comma 1» purché alla fine dei lavori l’edificio goda di un miglioramento di due classi energetiche.

Il Senato, visti i tempi strettissimi per la conversione in legge del decreto Rilancio (18 luglio) non potrà  più apportare modifiche al testo. Eppure qualcosa potrebbe essere meglio chiarita con i decreti attuativi e/o eventuali circolari  dell’Agenzia dell’Entrate. È quanto spera Confedilizia che, oggi esporrà la sua posizione in audizione e pur nell’ambito di un giudizio positivo della norma, non manca di evidenziare alcune incongruità. Tra  queste l’esclusione dell’agevolazione per le abitazioni classificate A1, ovvero signorili.

«Cosa accade in un condominio che delibera lavori di efficientamento energetico rientranti nel superecobonus, ad esempio il cappotto termico, e dove coesistono appartamenti di categoria differente, compresi gli A1? Ad alcuni proprietari spettano le detrazioni ed altri no? Non ha senso» osserva Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia. «Se la finalità della norma è rinnovare il patrimonio edilizio – continua – non si capisce perché fare discriminazioni tra categorie catastali e distinguere tra presunti ricchi e presunti poveri. È  bene ricordare che le abitazioni A1 non necessariamente sono di lusso: pensiamo al recente riclassamento di massa fatto in alcuni quartieri di grandi città, come è accaduto a Roma o anche a Napoli».

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Superbonus 110%: il risparmio energetico (IL Sole 24 ore, 11 luglio 2020)

Il Sole 24 Ore invece oggi precisa le regole che riguardano i condizionatori:

I condizionatori/split godono del beneficio fiscale del 110 per cento?
La risposta è affermativa se si tratta di un edificio unifamiliare, e non di un condominio, e solo come intervento di sostituzione integrale dell’impianto di riscaldamento con le pompe di calore.

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