Superbonus 110%: la circolare dell’Agenzia delle Entrate

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-09

Tra le spese per le quali si può chiedere la detrazione fiscale al 110% non ci sono soltanto quelle dirette, cioè i pagamenti alla ditta che esegue i lavori di ristrutturazione. Sono compresi anche i costi per i materiali, dalla mattonelle ai sanitari

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L’Agenzia delle entrate ha pubblicato ieri una circolare per chiarire alcuni punti dell’incentivo fiscale per le ristrutturazioni edilizie con efficientamento energetico o riqualificazione antisismica. La  misura è stata introdotta dal governo con il decreto legge Rilancio. Ed è pronto anche il modello che consente di cedere a terzi il credito d’imposta, lo sconto sulle tasse future, frutto della detrazione.  Il Corriere della Sera spiega che al superbonus possono accedere anche i familiari e i conviventi di fatto di chi possiede l’immobile, sempre che siano loro a sostenere le spese per le quali si chiede la detrazione.

La  condizione è che siano conviventi al momento in cui cominciano i lavori di ristrutturazione, oppure al momento in cui sono state sostenute le spese per le quali si chiede il bonus. Anche il futuro proprietario può accedere al beneficio. Ma solo a patto che abbia stipulato almeno il contratto preliminare di vendita, se  non il rogito, e che questo sia stato registrato. Le partite Iva, cioè le persone che svolgono attività di impresa, possono usare il  superbonus ma non sugli immobili che usano per la loro professione. Rientrano nel beneficio solo quelli che appartengono alla  cosiddetta «sfera privata». La casa, insomma,  ma non l’ufficio a meno che la sede di lavoro non faccia parte di un condominio che abbia avviato dei lavori e che voglia chiedere il superbonus. Altra novità: per  autorizzare gli interventi non servirà più la totalità dei condomini ma basterà l’ok della maggioranza  degli intervenuti a patto che rappresenti un terzo del totale.

superbonus 110%
L’effetto dei bonus sull’edilizia negli ultimi anni (Corriere della Sera, 9 agosto 2020)

Anche i costi indiretti come quelli sui materiali saranno in detrazione:

Tra le spese per le quali si può chiedere la detrazione fiscale al 110% non ci sono soltanto quelle dirette, cioè i pagamenti alla ditta che esegue i lavori di ristrutturazione. Sono compresi anche i costi per i materiali, dalla mattonelle ai sanitari. E tutte le spese professionali collegate in qualche modo al cantiere: quelle per la progettazione dei lavori, le perizie che dovessero essere necessarie, i sopralluoghi e le eventuali ispezioni. La comunicazione per avere il superbonus deve essere  inviata all’Agenzia delle ntrate in via telematica, a partire dal 15 ottobre ed entro il 16 marzo. In caso di cessione del credito d’imposta, cioè se il futuro sconto sulle tasse viene girato a terzi, questo può essere utilizzato solo come compensazione, cioè per ridurre eventuali debiti che si hanno con il Fisco. Il meccanismo della cessione del credito rende il superbonus utilizzabile anche dagli incapienti, le persone che non pagano Irpef perché hanno un reddito inferiore a 8 mila euro anno e rientrano quindi nella no tax area.

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