I giocatori della Stella Rossa fischiati perché si rifiutano di reggere lo striscione contro la guerra | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-04

Il quintetto della Stella Rossa Belgrado si rifiuta di mandare un messaggio di pace prima del match di Eurolega contro i lituani dello Zalgiris

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Prima del match di Eurolega disputato ieri tra i lituani dello Zalgiris e i serbi della Stella Rossa, il quintetto base degli ospiti ha sorretto uno striscione con la scritta “Stop War” e i colori della bandiera dell’ucraina, mentre gli sfidanti si sono rifiutati, attirando su di sé i fischi del pubblico. La tensione è continuata anche tra le opposte tifoserie sugli spalti, dove a un certo punto è spuntata anche una bandiera della Nato. Un episodio che potrebbe incidere sul futuro prossimo della manifestazione, visto che le limitazioni anti-Covid in Germania hanno fatto sì che la Final Four dell’Eurolega si disputi proprio a Belgrado.

I giocatori della Stella Rossa fischiati perché si rifiutano di reggere lo striscione contro la guerra

Jure Zdovc, coach dello Zalgiris, ha commentato l’accaduto dopo l’incontro, vinto ai tempi supplementari: “Non credo che il gesto degli avversari sia stato spontaneo. Piuttosto, che ci sia qualcuno dall’alto che gli dica cosa fare”. Parole che hanno trovato conferma nel tweet postato poco dopo da Aaron White, ala statunitense della Stella Rossa: “Come squadra ci è stato detto di non toccare lo striscione. Vorrei chiarire che non appoggio la guerra e voglio la pace nel nostro mondo”. Oltre al basket, la polemica intorno alla Stella Rossa è scoppiata anche nel calcio: la società non ha rimosso dalle proprie maglie lo sponsor Gazprom, come fatto ad esempio dai tedeschi dello Shalke04 e dalla Uefa che aveva come sponsor ufficiale proprio la compagnia di Stato russa esportatrice di carburanti. Inoltre, sugli spalti dello stadio di Belgrado pochi giorni dopo l’invasione era stato esposto uno striscione a sostegno di Mosca: “Russi e serbi fratelli per sempre”. Un dirigente del club, parlando delle decisioni di FIFA e Uefa di escludere la nazionale e le squadre russe aveva detto: “È ingiusto quello che hanno fatto Fifa e Uefa. Adesso c’è un’isteria anti-russa in tutta Europa”.

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