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Da oggi si potrà entrare negli stadi del Qatar anche con i colori arcobaleno

neXtQuotidiano 25/11/2022

Il dietrofront della FIFA sulle stringenti regole qatariote che avevano portato al sequestro di indumenti, bandiere e cappelli nel corso delle prime giornate del Mondiale di calcio

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Il caso dei cappellini arcobaleno confiscati ai tifosi del Galles che stavano accedendo allo stadio Ahmad bin Ali di Al Rayyan per assistere al match tra la loro Nazionale e quella statunitense è solo la cartina di tornasole. Perché a Qatar 2022, almeno fino a ieri, qualsiasi tipo di riferimento al sostegno alle comunità LGBTQIA+ era vietato. I tifosi non potevano accedere agli impianti indossando magliette, berretti o esponendo bandiere con quei colori che compongono l’arcobaleno. Da oggi, però, qualcosa cambierà.

Qatar 2022, cambiano le regole sui colori arcobaleno negli stadi

Il dietrofront della FIFA – che, dunque, coinvolgerà anche gli organizzatori dell’evento mondiale e i relativi dipendenti alla sicurezza negli impianti – è arrivato proprio dopo l’esposto presentato dalla federazione gallese dopo la denuncia (tra le tante) dell’ex calciatrice Laura McAllister a cui era stato confiscato il cappello arcobaleno prima di entrare nello stadio di Al Rayyan per assistere alla partita tra Galles e Stati Uniti.

Una vicenda che ha fatto il giro del mondo e che ha provocato molta indignazione. Ma che ora ha prodotto i suoi frutti, come spiegato dalla federazione gallese:

“In risposta alla FAW (la federcalcio gallese, ndr), la FIFA ha confermato che i tifosi con cappelli a secchiello Rainbow Wall e bandiere arcobaleno potranno entrare allo stadio per la partita del Galles contro l’Iran di venerdì. Tutte le sedi della Coppa del Mondo sono state contattate e istruite a seguire le regole e i regolamenti concordati. La FAW esorta la FIFA ad aderire al suo messaggio secondo cui tutti saranno i benvenuti in Qatar durante la Coppa del Mondo e continuare a evidenziare eventuali ulteriori questioni relative ai diritti umani. Rimaniamo con la convinzione che il calcio sia per tutti”.

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