Stadio della Roma, nove arresti: ci sono Palozzi, Civita, Lanzalone e Parnasi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-13

Un’associazione a delinquere per corrompere e commettere reati contro la pubblica amministrazione nelle procedure per la realizzazione dello Stadio della Roma a Tor di Valle

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Nove persone sono state arrestate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina, su un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie di reati contro la Pubblica Amministrazione, nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della A.S. Roma calcio. I militari stanno eseguendo gli arresti emessi dal Gip: per sei indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per tre gli arresti domiciliari. Secondo alcune fonti tra gli arrestati nell’indagine sul nuovo stadio della Roma compaiono il vicepresidente del Consiglio Regionale, Adriano Palozzi (Fi) e l’imprenditore Luca Parnasi. C’è anche il presidente di Acea, Luca Lanzalone. Quest’ultimo ha seguito, in altra veste, il dossier sulla struttura che dovrebbe sorgere nella zona di Tor di Valle. Gli indagati avrebbero ricevuto, in cambio dei favori agli imprenditori, una serie di utilità, tra le quali anche l’assunzione di amici e parenti. Arrestato anche il consigliere regionale del Lazio del PD ed ex assessore all’Urbanistica Michele Civita.

Stadio della Roma, nove arresti tra politici e imprenditori

L’operazione è denominata “Rinascimento”. Il progetto dello Stadio della Roma a Tor di Valle era stato dapprima presentato durante la Giunta Marino, che aveva votato una delibera per il pubblico interesse subordinato alla realizzazione di opere pubbliche. Con l’avvento della Giunta Raggi i proponenti avevano revisionato pesantemente il progetto su impulso del Comune di Roma e della nuova sindaca, Virginia Raggi, che aveva rinunciato alla realizzazione di alcune opere pubbliche ottenendo in cambio la revisione delle cubature e la “scomparsa” delle torri presenti nel progetto originario.

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Lo stadio della Roma senza torri (Il Tempo, 24 febbraio 2017)

La questione dello Stadio della Roma aveva spaccato la giunta e l’assemblea capitolina, causando anche l’allontanamento di Cristina Grancio, consigliera comunale contraria al progetto, oltre alle frizioni con Paolo Berdini, ex assessore all’Urbanistica che aveva contestato in più occasioni la sua giunta e la sindaca. Ora arrivano gli arresti. Lo slogan di Virginia Raggi per il nuovo progetto era “Uno stadio fatto bene”.

Stadio della Roma, Adriano Palozzi e Luca Parnasi arrestati

Adriano Palozzi in consiglio regionale si è molto battuto per la vicenda dello stadio della Roma: il dossier era stato oggetto anche dei suoi video di sfottò nei confronti della sindaca Raggi. Nel maggio 2017 l’allora vicepresidente della Commissione Urbanistica della Regione Lazio si era schierato con Pallotta contro la Raggi per i ritardi nella realizzazione del progetto: “Dopo mesi e mesi di tira e molla tra Regione Lazio e Comune di Roma, è necessario che la sindaca Raggi lasci alle spalle i facili trionfalismi, ascolti seriamente il monito del presidente americano e comprenda che – dopo il ‘no’ grillino al primo progetto di stadio – adesso non si può perdere ulteriore tempo, procedendo spediti verso la costruzione dell’impianto”.

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Stadio della Roma a Tor di Valle: la tribuna di Lafuente (foto: neXtquotidiano.it)

“Su cui, a dire il vero, ad oggi si sa decisamente poco se non il taglio delle cubature e, di conseguenza, il rischio ridimensionamento delle opere pubbliche. Attendiamo che la Raggi venga a delucidarci in occasione dell’audizione in commissione regionale Urbanistica, da me richiesta alcune settimane fa ma che la grillina ha sempre ‘dribblato’”.

Stadio della Roma, l’arresto di Luca Lanzalone

Lanzalone, 48enne con studio professionale nel centro di Genova, non è un esordiente. Genova e Crema, entrambe a guida pd, lo hanno cercato per gestire fusioni e razionalizzazioni delle proprie partecipate. A Livorno, con il primo cittadino grillino Filippo Nogarin, si è occupato del la municipalizzata dei rifiuti Aamps. All’epoca  della trattativa per lo Stadio rispose così: «Eminenza grigia? Io? Non conosco Grillo, nemmeno Casaleggio, sono un tecnico e ho lavorato con amministrazioni di tutti i colori. Ai consiglieri del Pd sarebbe bastato chiamare Genova».

Affidare al legale il dossier stadio, invece, è stata un’idea della sindaca Raggi. Galeotto fu un vertice romano dell’Anci e la presenza del collega pentastellato Filippo Nogarin: «Prova con l’avvocato Luca Lanzalone». Forza del passaparola: consiglio accolto. Ecco, allora, una consulenza a 360 gradi, anche su atti che non riguardano Tor di Valle. Ma senza contratto. «Siamo vicini a definire i confini del lavoro richiesto dal Campidoglio — spiega il legale — e presto il mio studio scriverà una mail ribadendo la nostra disponibilità e con un preventivo. A Roma non avevo mai lavorato prima». A quel punto, palla al Comune: «Se non si dovesse formalizzare la consulenza? La mia resterà un’attività gratuita. Se si troverà un accordo, lo troverete nella sezione trasparenza del sito di Roma Capitale».

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