L’intervista di Repubblica a George Soros su Salvini che vuole l’Italexit

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-29

«Il leader della Lega, Matteo Salvini, sta lavorando perché il vostro Paese esca dall’euro e dalla Ue. Fortunatamente, la sua popolarità personale è diminuita da quando ha lasciato il governo»

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Enrico Franceschini su Repubblica oggi intervista George Soros, che parla della Cina come una minaccia, del Recovery Fund e dei sovranisti italiani:

«Per me è ovvio che la Cina costituisce una minaccia: lo ripeto, Xi è un dittatore, che ha consolidato un regime basato su principi totalmente opposti a quelli dell’Unione europea. Ma questo non è ancora ben chiaro ai Paesi della Ue, né agli ambienti industriali, specialmente in Germania, che vedono la Cina come un partner economico, senza rendersi conto che fare dipendere le nostre infrastrutture dalla tecnologia cinese ci espone a ricatti e condizionamenti».

L’effetto negativo del coronavirus sull’economia dell’eurozona durerà a lungo?
«Più a lungo di ciò che pensa la maggior parte della gente. Uno dei problemi è che il virus muta rapidamente e ciò renderà più difficile sviluppare un vaccino affidabile».

Che cosa rischia la Ue se i cosiddetti Paesi frugali, Olanda, Danimarca, Svezia e Austria, insisteranno a bloccare un fondo di emergenza per i paesi più colpiti dalla pandemia?
«Se la Ue non è in grado di approvare misure eccezionali rischia di non sopravvivere. Non si tratta di una possibilità teorica, ma di una prospettiva tragicamente reale».

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Un atteggiamento che, dopo la Brexit, potrebbe portare all’Italexit, come vorrebbero i populisti nel nostro Paese?
«Non serve piangere sul latte versato, ma è importante evitare che altri Paesi seguano la strada della Gran Bretagna e l’Italia è in cima alle mie preoccupazioni. Il leader della Lega, Matteo Salvini, sta lavorando perché il vostro Paese esca dall’euro e dalla Ue. Fortunatamente, la sua popolarità personale è diminuita da quando ha lasciato il governo».

A suo avviso l’Italia ha ragione a chiedere di più dalla Ue?
«Che cosa sarebbe l’Europa senza l’Italia? L’Italia è stata sempre il Paese più europeista. Gli italiani, per ottimi motivi, avevano più fiducia nell’Europa che nei loro stessi governi, ma sono stati maltrattati durante l’emergenza profughi. La Ue ha lasciato tutto il peso a carico del primo Paese in cui arrivavano i profughi, senza alcuna condivisione degli oneri. Risultato, gli italiani hanno votato per Salvini e per i 5 Stelle. Poi l’allentamento delle norme sugli aiuti di stato, che favorisce la Germania, è stato particolarmente iniquo nei confronti dell’Italia, il Paese europeo più duramente colpito dal Covid 19».

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